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SCANZANO JONICO – E’ tornata percorribile solo nel primo pomeriggio di ieri, la strada statale 106 jonica, bloccata fin dalla mattina dai manifestanti del movimento dei Forconi, nel tratto compreso tra gli svincoli di Policoro e Scanzano Jonico.

Ieri, ad occupare pacificamente la Statale, c’erano soprattutto gli student,i arrivati dalle scuole superiori di Policoro, ma anche i componenti del Comitato agricolo del Metapontino, che hanno bloccato la strada con i loro mezzi da lavoro, i piccoli imprenditori locali, gli artigiani e i pensionati.

Si sono dati appuntamento a Scanzano, sulla rotonda in corrispondenza dell’Hotel Miceneo, dove da giorni staziona un gruppo di manifestanti,  e in corteo hanno raggiunto la Statale, determinando il rallentamento della circolazione; nonostante  le iniziali ritrosie delle Forze dell’ordine, che in prima battuta non avevano autorizzato la manifestazione.

Dovevano raggiungere tutti assieme il rione “Giardini murati” di Policoro, ma il corteo si è poi interrotto prima di raggiungere lo svincolo per la cittadina jonica. Ore di disagio per gli automobilisti diretti a Reggio Calabria, che sono stati costretti a deviare allo svincolo di Montalbano Jonico sulla statale 598 Fondo Valle dell’ Agri.

Le ragioni della protesta sono ormai chiare a tutti: contrastare le politiche di quanti governano il Paese, riaffermare la sovranità dell’elettorato, ribadire la necessità di rimodellare le politiche europee, soprattutto in tema di agricoltura, chiedere azioni di sviluppo concrete e mirate a garantire un futuro anche alle giovani generazioni.

A manifestare anche il sindaco di Montalbano Jonico, Vincenzo De Vincenzis, arrivato a Scanzano con un gruppo di concittadini, da giorni attivi in un presidio che andrà avanti ad oltranza, come tutti quelli presenti ormai da giorni sul territorio nazionale.

«E’ necessario che i rappresentanti della politica regionale prima e quella nazionale poi, prendano coscienza del fatto che il nostro è un territorio che non ce la fa più. Non si può chiedere a questa gente di fare altri sacrifici –commenta De Vincenzis- e le due alluvioni di quest’anno hanno già fortemente danneggiato questo territorio che vive solo di agricoltura. Bisogna, da subito, adoperarsi per la riduzione  della pressione fiscale e l’aumento dei trasferimenti statali verso i Comuni, le nostre casse sono vuote e non possiamo riempirle aumentando le tasse da far pagare ai nostri cittadini. La politica deve capire soprattutto questo». Continua ad oltranza anche il presidio sulla Basentana, nei pressi dello svincolo per la Jonica.

I manifestanti da lunedì rallentano il traffico dei veicoli su entrambe le carreggiate alternando i sensi di marcia. Lo fanno per poter distribuire agli automobilisti dei  volantini sui quali sono elencate le motivazioni della loro lotta.

Anche loro andranno avanti ad oltranza fin quando non otterranno risposte.

provinciamt@luedi.it

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