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Un posto di primo piano spetta alla “Rocca del cappello” ad Albano di Lucania. 

Dal sito web su Albano di Lucania si evince che il posto è davvero inquietante: si trova di fronte alle Dolomiti lucane e domina il fiume Basento. 
Si tratta di un monolito alto più di dieci metri sulla cui sommità è poggiato un masso enorme dalla forma di cappello dal quale prende il nome. 
Ma ancora più inquietante è la “Sedia del diavolo” che si trova a metà strada tra la curva  che gira attorno al  Monticello e il fiume Basento ed è costituita da una panchina scavata in un grande monolito che visto frontalmente sembra il busto di un essere demoniaco completo di capo e copricapo. 
La panchina è stata ricavata sulla parete sud ovest  a circa due metri dal suolo. 
Si può accedere a quest’ultima solo per mezzo di una lastra di pietra poggiata sulla parete rocciosa. Varie ipotesi sono state scartate intorno all’utilizzo della  “Sedia”. 
Questa panca non può essere stata costruita come punto di vedetta per controllare il passaggio di nemici nel  territorio in quanto esistono nei dintorni punti molto  più comodi e con visibilità più ampia. 
Certo è che nessun pastore avrebbe costruito una panca per riposarsi a due metri dal suolo poichè vi sono nei dintorni panche naturali più facilmente accessibili. Inoltre neanche i fenomeni atmosferici possono aver contribuito alla sua creazione poiché avrebbero arrotondato la roccia mentre la panchina è molto ben squadrata. 
Si suppone che la “Sedia del diavolo” sia stata ricavata nella roccia per gli stessi obiettivi della “Rocca del cappello”, ovvero la  venerazione degli astri per conquistare la benevolenza degli dei per ottenere i migliori risultati nel lavoro, nell’agricoltura e nella vita di tutti i giorni. 
Sul lato sud-est del monolito è scolpito un volto umano e nelle adiacenze, sul fianco di uno spuntone in arenaria ben levigato, è incisa una croce latina. 
Per quel che riguarda la croce latina, simbolo di Cristo, incisa sullo spuntone roccioso potrebbe far parte dell’ attitudine dei cristiani di scongiurare, esorcizzare e risacralizzare i monoliti, le rocce e le strutture pagane. 
Con l’affermarsi del cristianesimo, l’area della “Rocca del cappello”, che secondo i sostenitori della nuova fede continuava ad emanare influssi di paganesimo, come tanti altri luoghi di culto pagano, venne “demonizzata” (lo prova la “Sedia del diavolo” appellativo dato alla panchina) e, di conseguenza, abbandonata per sempre scomparendo dalla memoria storica degli uomini.

 

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