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«Ogni giorno in procura arrivano una o due segnalazioni di ipotesi di colpa medica». A dare i numeri di quella che sta diventando una vera e propria emergenza è Emilia Galante Sorrentino, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli; la sua dichiarazione rende l’idea della complessità dell’argomento affrontato da Codici Campania, il Centro per i diritti del Cittadino, qualche giorno fa a Napoli, nei locali del Csv Napoli.

Si è trattato di un workshop tecnico – una riflessione a più voci – che è servito a fare il punto della situazione sulla sanità, quella “buona” ma soprattutto quella “cattiva”, cioè quella che riguarda tutti quei casi che, per varie ragioni, sono finiti sotto i riflettori dei mezzi di comunicazioni e, spesso, degli inquirenti. All’incontro di Codici hanno partecipato i principali protagonisti della sanità campana: medici, avvocati, magistrati e, soprattutto, i cittadini, rappresentati  dal Segretario Nazionale di Codici, l’ avvocato Ivano Giacomelli. Giacomelli ha lanciato una serie di provocazioni, con un intervento che ha voluto stimolare il dibattito e coinvolgere gli altri presenti. Tra gli interventi, oltre a quello già citati di Galante Sorrentino, anche quello del Presidente dell’ Ordine dei Medici-chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Napoli Silvestro Scotti, del Presidente Associazione Giovani Chirurghi Francesco Stanzione, dell’ avvocato Bruno Botti, Penalista del Foro di Napoli, dell’ avvocato Pierluigi d’Acunto, Civilista del Foro di Napoli, del Medico Legale Antonio Biagio Palmese e dell’assessore al welfare del Comune di Napoli Roberta Gaeta; a tirare le fila degli interventi l’avvocato Caterina Migliaccio, penalista anch’essa esperta di malpractice medica.

Si è trattato di un’occasione di confronto su una tematica quanto mai attuale in Campania, di cui probabilmente i vari protagonisti del settore necessitavano.

Il presidente dell’ordine dei medici, Silvestro Scotti, difatti, ha proposto un ulteriore momento di approfondimento, con un incontro che dovrebbe tenersi proprio nella sede dell’ordine.

«Si è trattato di un workshop molto proficuo, che è servito ad avviare una riflessione su una tematica importantissima. Aver consentito l’apertura di un dibattito è una conquista, soprattutto per i cittadini”, spiega il segretario regionale di Codici Campania, Giuseppe Ambrosio

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