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POTENZA – L’autorizzazione c’è, ma qualche modifica alla struttura va fatta. Così com’è, la sbarra che chiude un garage privato in viale Dante – avevano fatto notare anche residenti e passanti – rischia di essere pericolosa.

La risposta ottenuta dal consigliere Piero Calò (Socialisti Uniti) che sul caso ha depositato un’interrogazione spiega come stanno le cose. E come devono cambiare.

L’impianto è stato autorizzato a maggio scorso dagli uffici della Viabilità comunale. Serviva a un privato per tutelare l’ingresso al proprio garage: troppe volte aveva subito il parcheggio selvaggio davanti all’accesso delle vetture. Così ha chiesto di installare una sbarra. Ma la penisola da realizzare per far sporgere la sbarra sul livello strada «doveva essere di circa 1,30 metri». Una misura – spiega la nota degli uffici che Calò si è visto recapitare in risposta al quesito – decisamente più contenuta dell’ingombro (circa un paio di metri) sia dei parcheggi, sia dell’area di carico e scarico.

«Durante la realizzazione – prosegue la risposta degli uffici comunali – sembrerebbe che il fabbro esecutore della struttura abbia erroneamente presa per buona quella quota», che è di 2.10.

Ecco quindi il motivo di quella eccessiva sporgenza che tanto ha destato critiche e polemiche. «Dell’errore ci si è accorti solo all’indomani della realizzazione» e lo stesso cittadino privato titolare dell’intervento «ha ammesso la svista dichiarandosi disponibile a interventi correttivi».

Così, proseguono gli uffici, «visto l’errore grossolano, dopo le opportune verifiche, si è giunti alla conclusione di far modificare per le vie brevi l’intervento». La lunghezza della penisola sarà ridotta di due terzi, fino a non essere più considerata pericolosa.
«L’arretramento sarà eseguito al più presto, con la supervisione dell’ufficio Viabilità».

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