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NOCERA TERINESE (CZ) – Continua la presenza di avvistamenti di materiale inquinante a Nocera Terinese. Il 29 agosto alle ore 11,30 una grande scia fognaria si rendeva visibile agli occhi di turisti e residenti mentre tanti bambini e adulti ignari facevano il bagno a riva. Tanti i genitori che invitavano i propri figli ad allontanarsi dalla riva ma tanti altri quelli che ignavi o ormai rassegnati ad una continua inefficienza delle autorità preposte hanno agito un po’ come gli struzzi che preferiscono non vedere e mettere la testa sotto la sabbia (si fa per dire, in caso contrario farebbero festa gli stafilococchi), sperando poi nelle difese immunitarie di ciascuno e in una doccia che sicuramente risolverà solo in apparenza una situazione ad alto rischio. 

NEL VIBONESE I BAGNANTI CHIAMANO I CARABINIERI

Le foto documentano questa inefficienza della macchina amministrativa a risolvere un problema che si ripete ormai da anni e che deve sicuramente essere affrontato, non solo nel periodo estivo quando le negatività si rendono visibili ma già nel periodo invernale e primaverile. La zona interessata relativamente alle foto in questione è quella a ridosso del fiume Savuto che tuttavia non è in tal caso responsabile dell’inquinamento, come documentano delle foto scattate al punto di raccordo tra acqua del mare e foce del fiume. 

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Molto probabilmente invece si è trattato di liquame di qualche stazione di pompaggio proveniente dalle parti di Amantea o zone attigue che le correnti hanno trascinato e che pian piano dopo aver attraversato Nocera disperdendo la carica contaminante via via, si sarà allontanato verso Falerna e Gizzeria, era evidente che non si trattava di spazzatura versata in mare da una nave passeggera. Il versamento era di natura palesemente fognaria. 

Da alcune foto dettagliate si evidenzia il materiale di provenienza fecale della sostanza inquinante. E’ vergognoso dover osservare episodi reiterati della fattispecie in una regione che potrebbe offrire molto turisticamente parlando grazie alla presenza di un clima invidiabile e di un mare potenzialmente risorsa territoriale da valorizzare.

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