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COSENZA – «Neanche chi uccide viene condannato come hanno fatto con me. Che sono innocente!». Lo ha detto Padre Fedele Bisceglia, che oggi ha tenuto, sull’isola pedonale di Cosenza, una conferenza stampa che ha calamitato l’attenzione di decine di cosentini, dopo la condanna per violenza sessuale su una suora. «Non fermerete mai questo frate che difende la giustizia e i poveri», ha detto Padre Fedele, che ha chiamato in causa Claudio Curreli, pubblico ministero nel processo che si è celebrato a Cosenza, poi trasferito, per sottolineare che la suora non sarebbe credibile, nelle sue denunce.
«La suora ha denunciato altri tre stupri – ha detto – e non è stata creduta. Ci sono le testimonianze dello Sco della polizia e dell’ospedale San Camillo, inviate a Curreli. Sono state ignorate e solo grazie ai miei avvocati sono venute fuori e portate ai giudici di Catanzaro. Anche loro le hanno ignorate. Ma dov’è la giustizia?», ha urlato l’ex frate, che ha invitato la suora ad un confronto pubblico. «Venga per strada, come me, e giuri davanti a me!. Io spero nella sua conversione, ma lei non deve nascondersi», ha detto il religioso. Padre Fedele hsi è poi rivolto alla suora: «forse nel tuo cervello, cara Suor Tania, c’è lo spermatozoo, perdonami». E ancora: «ha lasciato intendere che nei conventi ci sono altre suore che subiscono violenze, c’è sui giornali, nelle sue dichiarazioni. Allora che intervenga il vescovo, perchè non si dica che i conventi sono dei postriboli», ha tuonato Padre Fedele. Che ha scritto una lettera aperta a Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza, affermando «io sono diventato la spazzatura del mondo, mio amato pastore. Solo tu puoi fermare tutto questo!». E intanto annuncia anche una nuova conferenza stampa per venerdì, dedicata a ciò che succede, oggi, nella ex Oasi Francescana. «Vi diro chi ci guadagna», ha detto l’ex frate.

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