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POTENZA – Tanti i cantieri aperti e non ancora chiusi in città e, in particolare, nel centro storico.

Più volte è stato segnalato il cantiere infinito in piazza Bonaventura, ma poco più lontano c’è un altro cantiere, quello attorno alla sede dell’ex Consiglio regionale, che dovrebbe ospitare – non si sa quando – una residenza universitaria. Si parla di una trentina di appartamenti, di proprietà dell’Ater. Quel cantiere – che come tanti in città non ha rispettato i tempi previsti – per diversi anni, ha tenuto “prigioniero” uno dei monumenti più importanti della città. E’  la Torre Guevara, una ricchezza praticamente mai valorizzata, nascosta com’era in un parcheggio dietro a una scuola. Ora la situazione – come prontamente segnalato dal blog “Vivi Potenza” – è anche peggiore, perchè il prezioso manufatto è letteramente circondato da un cantiere lì vicino, che da cinque anni circa nasconde alla Torre quel po’ di visibilità che le restava.

Aperto nel 2008, il cantiere però non è stato chiuso del tutto. Dopo 650 giorni lavorativi, come stabilito nel contratto di appalto, ora si spera che i lavori vengano consegnati a breve. Ma intanto a subire le conseguenze di questi ritardi anche la povera Torre, così denominata in quanto la nobile famiglia aragonese dei Guevara fu uno degli ultimi proprietari del prestigioso immobile.

«In città – lamentano gli internauti – sono presenti alcuni segnali turistici che ne indicano la presenza, della torre si parla in alcune pubblicazioni e guide turistiche. Se un turista, magari visitando il sito internet del Comune di Potenza, decidesse di visitare questo importate presidio archeologico, seguendo le indicazioni stradali o utilizzando il navigatore satellitare, rimarrebbe assai deluso in quanto si troverebbe di fronte ad un cantiere che circonda ciò che rimane dell’antico maniero. E’ singolare che nella città che fa della “cultura” un vanto si autorizzi una impresa edile ad occupare l’area circostante un importante monumento sottraendolo di fatto al pubblico godimento».

Ci sarebbero voci contrastanti sull’area che ospita la torre Guevara: «s’era parlato di abbattere la scuola per dare risalto al monumento creando, tutt’intorno, un’area di verde attrezzato, altre voci parlano di destinare tutto lo spazio attorno alla torre come parcheggio per gli appartamenti ricavati dall’Ater nel fabbricato che ospitava il consiglio regionale».

Che fine farà la Torre, la cui costruzione risale al IX secolo (ciò che vediamo è quel che resta del castello databile al X – XI secolo non più esistente)? Il timore è che l’area possa trasformarsi in un enorme parcheggio, nascondendo quel prezioso reperto. La torre è costituita da tre piani (86 scalini) raggiungendo un’altezza di venti metri. Ha un diametro interno di 7 metri e un diametro esterno di 10. 86. Un pezzo importante della nostra storia che merita un po’ più di attenzione. 

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