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MONTEGIORDANO – Era in vacanza a Montegiordano, insieme con la famiglia, Giuseppe Alò, 26 anni, celibe, residente a Pisticci, in provincia di Matera, deceduto ieri mattina per annegamento a causa di un malore che lo ha colto mentre faceva il bagno. Mamma e papà che di professione fa il commerciante ambulante, non trovano più lacrime e spiegazioni per dare un senso alla morte del figlio, tanto improvvisa quanto inspiegabile.

Ormai sulla spiaggia di Montegiordano tutti conoscevano Giuseppe Alò, un giovane che ogni mattina si accompagnava, per lunghe passeggiate, al suo splendido esemplare di Labrador.

E’ stato difficile allontanare il cane dal corpo senza vita del suo padrone, all’arrivo dei sanitari del 118 provenienti da Trebisacce che sono disperatamente intervenuti nel vano tentativo di rianimare il giovane attivando ogni protocollo medico previsto in casi similari.

Il ragazzo, però, era già deceduto e il suo Labrador gli era accanto, accucciato sulla battigia e con le zampe sul petto del suo padrone, restio ad allontanarsi.

La famiglia Alò, papà, mamma, Giuseppe ed il suo Labrador, avevano affittato un appartamentino nella marina di Montegiordano per trascorrervi un periodo di vacanza. Come detto, ogni mattina Giuseppe Alò passeggiava sul litorale di Montegiordano con il suo labrador.

Stesso rituale anche ieri mattina fino a quando, intorno a mezzogiorno, in località “Foretano” zona sud del lungomare di Montegiordano, il giovane decide di fare il bagno. Probabilmente è quella la zona che preferisce per la balneazione. Si tuffa in acqua seguito dal suo cane e, dopo poche bracciate, il malore. Il capo riverso in acqua ed il guaire del Labrador lanciano l’allarme. Immediata la richiesta di soccorso.

Il corpo di Giuseppe Alò è privo di sensi quando vene adagiato sulla battigia. Arrivano i carabinieri della vicina Stazione di Rocca Imperiale con il comandante, luogotenente Antonio Fanelli che con i suoi uomini fatica a tenere lontani i curiosi e garantire un minimo di dignità e di privacy alla sofferenza acuta ed incontenibile dei genitori.

Come detto, sul posto arrivano anche i sanitari del 118 provenienti dal Punto di primo intervento di Trebisacce. Si adoperano per rianimarlo ma per il giovane non ci sono margini per riprendersi, per consentire al suo cuore di tornare a battere.

E’ stato il medico legale dell’Asp di Cosenza, dottore Andrea Giudice a fare la constatazione di decesso del giovane che pare fosse nativo di Craco e ad eseguire l’esame cadaverico visivo, prima che il corpo senza vita di Giuseppe Alò venisse trasferito presso la sala mortuaria del cimitero di Montegiordano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Considerato che la causa di decesso per annegamento è stata provocata da un malore e che, quindi, non può che trattarsi di decesso per cause naturali, probabilmente la dottoressa Cozza, pm di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, emetterà questa mattina l’ordinanza che consentirà di restituire il corpo di Giuseppe Alò ai familiari, per i funerali e la successiva tumulazione. 

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