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MILETO – «È un onore per me e per la chiesa essere qui, in questa comunità, in questa bella cattedrale dove la nostra preghiera in comune si fa ringraziamento al Signore». Il terzo congresso eucaristico della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, nata nel 1985 a seguito della unificazione delle tre diocesi di Mileto, di Nicotera e di Tropea, peraltro già da tempo unite in persona episcopi, voluto dal vescovo Luigi Renzo si è concluso nel segno e con le parole del cardinale Angelo Amato, prefetto per la Congregazione per le cause dei santi, che ha aperto e chiuso l’ultima giornata proseguendo nel cammino già tracciato dai suoi predecessori intervenuti nei giorni precedenti. Un cammino tracciato per riflettere sul significato e sulla forza dell’eucaristia all’interno della Chiesa, della famiglia e quindi nella vita quotidiana di ogni fedele e che lo stesso alto prelato ha riconosciuto nel sua omelia.

Il porporato ha messo in luce come la «Chiesa crede nell’eucaristia come presenza di Gesù in mezzo a noi e come cibo di vita eterna, non si tratta di una tradizione riscoperta grazie ad antichi scritti – ha proseguito Amato rimarcato la profonda importanza del mistero eucaristico per la chiesa – ma tutte le generazioni cristiane fin dal principio in una continuità ininterrotta si sono cibati di Gesù eucaristico, l’eucaristia – ha affermato il cardinale – è il cuore della Chiesa». La celebrazione eucaristica si è svolta in una cattedrale colma in ogni ordine di posto grazie alla presenza di fedeli provenienti da tutto il territorio diocesano, ed è stata presieduta da cardinale Amato e con-celebrata dal vescovo Renzo e dal presule emerito di Lamezia Terme-Nicastro, Vincenzo Rimedio, oltre che da un centinaio di sacerdoti della diocesi.

Prima dell’inizio del rito sacro il vescovo Renzo ha voluto porgere il saluto suo e della comunità diocesana al cardinale e alle autorità presenti, tra cui il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, diversi sindaci del territorio e una delegazione di Cavalieri del Santo Sepolcro. Renzo ha ribadito come il Congresso eucaristico diocesano ha assunto una importanza determinante nel cammino di fede della comunità diocesana, si è tratta di una sorta di «sosta preziosa nel cammino di questa nostra chiesa particolare che in questi anni sta seguendo un percorso di comunione per divenire sempre più comunità». Dopo questo appuntamento di riflessione e preghiera per il vescovo «si è fatto più forte il senso di appartenenza alla chiesa e alla famiglia» per far il modo che sia possibile «realizzare con la forza dell’eucaristia la nostra missione in mezzo agli uomini e alle donne della nostra comunità vibonese. Un territorio – ha aggiunto – ricco di problemi ma anche ricco di forze positive».

Da parte sua il cardinale Amato, tornando nuovamente sul tema congressuale ha voluto raccontare ai presenti tre testimonianze di fede e forza cristiana che nascono dall’eucaristia, perché «è dall’eucaristia che l’uomo attinge alle energie necessarie per affrontare le difficoltà quotidiane della vita che sono tante», ricordando, altresì, l’amore di Gesù nella certezza che «il cristiano deve amare come ha amato Gesù».

In conclusione del suo intervento, chiosando perfettamente il senso dei lavori congressuali, Amato ha rimarcato: «L’eucaristia ci dà la forza per vivere la vita buona del vangelo nella famiglia e nella società».

Al termine della messa si è svolta la processione del Corpus Domini per le vie della città normanna.

 

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