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LAGONEGRO – Udienze rinviate per motivi di organizzazione. Tutti i procedimenti giudiziari in atto al tribunale di Sala Consilina e trasferiti a quello lucano di Lagonegro, per effetto dell’accorpamento, sono stati rinviati di 30 giorni. Il presidente del tribunale, Claudio Matteo Zarrella, ha deciso con apposito decreto di rinviare tutte le udienze all’indomani dell’accorpamento con il tribunale di Sala Consilina.

Il trasloco è ormai in corso e qualche fascicolo è arrivato dal Vallo di Diano, tuttavia continua la protesta per caricare sui camion gli arredi. Nei giorni scorsi un comitato e il sindaco di Sala Consilina hanno organizzato la protesta dinanzi ai tribunale salese, paralizzando l’attività giudiziaria. Proprio ieri ha emesso un’ordinanza che ha vietato il transito dei mezzi davanti al palazzo di giustizia, bloccando di fatto i mezzi pensanti autorizzati a ritirare i fascicoli. Il sindaco di Lagonegro, Domenico Mitidieri, aveva dato immediatamente sollecito, già da tempo, a reperire con urgenza un sito idoneo, quello dell’ex municipio, a soddisfare le sopravvenute maggiori esigenze logistiche e organizzative del tribunale lagonegrese. Tuttavia la protesta si è placata nel pomeriggio di martedì quando il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, dopo le vibrate proteste durate diversi giorni, ha consegnato le chiavi del tribunale per consentire le operazioni di trasferimento materiale dei fascicoli giudiziari di plichi, faldoni e documenti dal tribunale del Vallo di Diano a quello di Lagonegro. A nulla sono serviti ricorsi e proteste, nemmeno quelle più esagitate delle ultime settimane. Intanto le polemiche non si placano e la Cisl salernitana scrive al ministro Cancellieri «il foro di Lagonegro non è sicuro per i lavoratori. Esistono cantieri aperti senza la benchè minima osservanza delle più elementari norme previdenziali. I nuovi uffici destinati alla procura della repubblica non sono dotati di scale di emergenza».

«Mi auguro che la struttura di Lagonegro che dovrà ospitare il tribunale di Sala Consilina rispetti tutte le condizioni di agibilità e sicurezza, perché l’incolumità dei cittadini non può essere assolutamente messa a rischio» dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio. «Nei mesi scorsi – spiega – ho presentato un’interrogazione parlamentare per scongiurare l’accorpamento sollecitando, tra le altre cose, i ministri Alfano e Cancellieri a verificare la legittimità e l’idoneità degli atti amministrativi e progettuali posti in essere dal Comune di Lagonegro, con particolare riferimento alla conformità dello stabile in questione alla normativa antisismica e alla relativa dotazione di sicurezza». «Auspico, pertanto, una risposta celere dal Governo – conclude Cirielli – permettere ai cittadini e agli operatori del settore di accedere ai locali in assenza di assoluta certezza sarebbe da irresponsabili». 

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