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MATERA – Si è conclusa con un nulla di fatto la protesta degli oltre 700 alunni dell’istituto professionale per i servizi alberghieri “Antonio Turi” che reclamano a gran voce una sede unica capace di ospitarli per il prossimo anno scolastico. Dopo aver atteso invano un rappresentante della provincia nello “storico” istituto di via Castello, si sono diretti in via Ridola dove una delegazione di studenti, genitori e insegnanti sono stati ricevuti da Filippo Luberto delegato dal presidente dell’ente di via Ridola, il quale si è limitato a dire che «La questione è seguita direttamente dal presidente e nessuno è titolato a dare notizia, domani ( oggi per chi legge) – ha proseguito – sarete ricevuti dal presidente». A nulla è valso il tentativo di essere ricevuti da un dirigente delegato e poter esprimere quello che gli alunni ed il personale tutto della scuola vorrebbe.
Una sede unica capace di contenere un numero di alunni che negli ultimi anni sta crescendo in modo esponenziale e che nei prossimi anni vedrà l’istituto alberghiero in cima alla classifica delle scuole. Infatti, negli ultimi anni ha incrementato in maniera significativa il numero degli alunni.
Il trend positivo è determinato sicuramente dal ruolo primario che questa scuola svolge nel settore della ristorazione e dell’accoglienza turistica nella città dei Sassi. Da oltre quarant’anni presente sul territorio materano, l’istituto ha vissuto sempre in diversi plessi ( attualmente l’Istituto Alberghiero è suddiviso in 3 plessi, via Castello, via Gramsci e via Parini/Petrarca dove oltre alle aule è ubicato il convitto per gli alunni provenienti da diversi comuni della provincia di Matera) con disagi notevoli per la popolazione scolastica che vede nell’ultimo triennio un incremento di alunni materani che ben apprezzano la valenza degli studi ad indirizzo alberghiero. Se a questo si aggiunge che per il prossimo anno sono previste 38 classi e 755 alunni di cui circa 30 alunni diversamente abili il “pranzo è servito”. Una sede che storicamente si trova nella difficoltà di avere un numero di laboratori sufficienti allo svolgimento dell’attività laboratoriale, un’ aula magna, una palestra e una biblioteca. Elementi essenziali per una “Buona Scuola” tanto discussa in questi giorni a cui la città dei Sassi nominata a Capitale Europea della Cultura 2019 e la scuola alberghiera definita la “cenerentola” degli Istituti di istruzione superiore della città, non possono stare a guardare.

emme.effe

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