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Il corpo senza vita di un 34enne, senza fissa dimora, è stato trovato stamani nell’ex zuccherificio del quartiere Sant’Eufemia di Lamezia Terme. Da un primo esame effettuato dal medico legale non ci sarebbero segni di lesioni nè segni che possano far pensare ad un omicidio. Sull’episodio, comunque, hanno avviato indagini gli agenti del commissariato di Lamezia che sono stati allertati da una telefonata effettuata da una donna colombiana, amica della vittima, che avrebbe riferito ai carabinieri di essere stata violentata.
Secondo le prime indagini i due sarebbero arrivati ieri sera a Lamezia Terme dalla Siclia. Dopo avere perso la coincidenza per il nord, i due hanno incontrato un’altra coppia, formata da un uomo di nazionalità romena e da un’italiana, ed hanno trovato rifugio nell’ex zuccherificio.
Durante la notte, secondo quanto raccontato dalla colombiana agli investigatori, il romeno, con l’aiuto dell’altra ragazza, l’ha violentata. La donna solo stamani si è presentata ai carabinieri denunciando l’accaduto. I militari, nel corso del sopralluogo nella zona in cui sarebbero stati compiuti gli abusi, hanno trovato il corpo del trentaquattrenne la cui morte, comunque, per gli investigatori è da attribuire a cause naturali, visto che sul corpo non c’è alcun segno di violenza. I carabinieri hanno poi rintracciato il romeno che è stato fermato, mentre sarebbe in fase di ricerca la donna italiana che era con lui.

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