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Da questa mattina alle 8.20 ruspe in azione nel campo rom di Contrada Scordovillo, sotto il controllo di circa un centinaio di uomini delle forze dell’ordine, presenti alle operazioni per evitare eventuali disordini.
Delle sei famiglie una ha già lasciato il campo, trasferendosi in un appartamento in affitto: questo nucleo familiare infatti, avendo un reddito proveniente da lavoro, non ha diritto all’alloggio popolare. Delle altre cinque famiglie, due saranno collocate nelle case popolari di San Pietro Lametino mentre le altre tre ai Ginepri, in un complesso sequestrato alla mafia e di proprietà del Comune.
Intanto una trentina di persone hanno bloccato la strada che porta proprio alle case di edilizia popolare di San Pietro Lametino. Si tratta dei residenti del quartiere andranno ad abitare due le sei famiglie rom, che già nei giorni scorsi avevano manifestato contro la decisione del Comune di Lamezia Terme di trasferire le famiglie rom negli appartamenti popolari del loro quartiere.
Durante la mattinata sono stati abbattuti senza problemi di ordine pubblico tre dei cinque container che saranno demoliti oggi nel campo rom di Scordovillo a Lamezia Terme, sequestrato dalla Procura della Repubblica. All’interno del campo vivono un migliaio di persone, tutti residenti a Lamezia Terme, ai quali è stato intimato di lasciare l’area. Allo stato a Scordovillo le operazioni stanno procedendo con tranquillità mentre il problema resta a San Pietro Lametino e a Ginepri.

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