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L’Ance, associazione costruttori edili della Calabria, «condivide pienamente quanto dichiarato dal Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, in merito alla necessità di costituzione delle White List come garanzia per le imprese oneste». Lo evidenzia il presidente di Ance Calabria, Francesco Cava, a margine di un incontro dei costruttori calabresi. «Apprezzo e rilancio l’idea del Procuratore perchè – ha aggiunto – costituisce una delle battaglie che, su questo fronte, l’Ance sta portando avanti oramai da oltre due anni. Peraltro la proposta delle White List è stata proprio l’Ance per prima a lanciarla al Ministro dell’Interno Roberto Maroni».
Secondo Cava, «l’iter legislativo che però ne è seguito non ha, almeno al momento, trovato sbocchi nè in un provvedimento definitivo nè, tantomeno, nell’efficacia dei settori proposti al controllo preventivo di legalità. Più che nell’aggiudicazione degli appalti è, infatti, nella gestione degli stessi la maggiore esposizione alle infiltrazioni mafiose poichè le relazioni economiche che un cantiere attiva sul territorio innesca un rapporto con molteplici attività indotte che operano localmente. Controllare il territorio, attraverso le attività legate al ciclo delle costruzioni, consente infatti alle organizzazioni criminali di intercettare, in modo quasi sistematico, qualsiasi investimento, pubblico o privato, compromettendo, di fatto, anche l’operato delle imprese oneste. Di conseguenza – sostiene il presidente Ance – è solo attraverso il controllo preventivo di queste attività indotte (penso alle forniture di calcestruzzo o di bitume, alle cave, al movimento terra) attraverso appunto le White List, che le imprese esecutrici potrebbero sentirsi protette rispetto alla minacce criminali. C’è pero bisogno di maggiore coraggio e tempestività anche in chi queste liste deve normarle e poi gestirle, a partire dalle Prefetture. Voglio solo ricordare – ha dichiarato Cava – che l’Ance Calabria ha anche proposto, negli incontri con il Ministro Maroni ad Altafiumara, alla Prefettura di Reggio Calabria, in audizione in Commissione regionale Antimafia e con la sottoscrizione di numerosi protocolli, una sperimentazione volontaria di queste liste in Calabria in attesa di una norma nazionale che tarda a venire. Su questo versante – ha concluso Cava – la mia organizzazione è pienamente disponibile ad attivare tutte quelle iniziative utili ad affermare la piena legalità e trasparenza nell’ambito economico in cui le nostre imprese si muovono».

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