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CATANZARO – Si è svolta stamane una riunione operativa a Palazzo Alemanni, sede della Presidenza della Giunta, presieduta dall’avvocato Franco Zoccali, direttore generale della presidenza, che ha avuto per oggetto l’acquedotto Alaco ed i recenti allarmi che – sebbene immediatamente rientrati – hanno comunque avuto un grande clamore mediatico e prodotto notevole allarme tra la popolazione. All’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – hanno preso parte il DG del dipartimento Lavori Pubblici della Regione Giovanni Laganà, gli ingegneri Pallaria e Merante, custodi giudiziari di tutti gli impianti sequestrati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, i vertici dell’Arpacal, della Sorical e delle Asp di Catanzaro, Vibo e Reggio Calabria. Nel corso del tavolo tecnico, preso atto di tutta la gran mole di analisi disponibili, è stata innanzitutto confermata la piena potabilità dell’acqua dell’Alaco. Tutte le istituzione presenti hanno assicurato una più efficace circolazione e condivisione delle informazioni e della gran mole di risultati ottenuti dalla vastissima campagna di monitoraggio, già da tempo in atto e che sarà ulteriormente proseguita. Il gruppo di lavoro, già insediatosi per volontà del Prefetto di Vibo Valentia, metterà a punto, entro brevissimo termine, un piano di monitoraggio ad hoc che, identificando una serie di nodi «sentinella», andrà sistematicamente a verificare la potabilità dell’acqua lungo tutta la complessa filiera in cui si articola lo schema acquedottistico: dall’impianto di potabilizzazione, ai serbatoi di testa delle reti comunali e fino alle reti stesse. Il piano prevede anche il campionamento nell’ambito di impianti condominiali o domestici e quindi sarà in grado di evidenziare qualsiasi eventuale criticità, ovunque questa possa verificarsi. L’Arpacal ha inoltre garantito che metterà a disposizione tutti i dati analitici già in suo possesso relativi ai controlli periodici che i suoi laboratori periodicamente svolgono sulle acque grezze del lago Alaco prima che le stesse vengano trattate nell’impianto di potabilizzazione. Da tali esami, che verranno comunque sistematicamente proseguiti, si potrà dare ulteriore conferma della buona qualità delle acque del lago che, adeguatamente trattate, possono essere destinate al consumo idropotabile. A conclusione dei lavori l’Arpacal e le Asp hanno dato informazione che sono in corso di finale definizione le linee guida regionali per l’organizzazione del controllo sanitario delle acque destinate al consumo umano ed i criteri relativi alla gestione dei casi di non conformità. La Sorical ha assicurato che provvederà ad aumentare ulteriormente la sua azione di presidio degli impianti sia dell’invaso Alaco che dell’impianto di trattamento

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