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VIBO VALENTIA – Lascia gli arresti domiciliari per andare ai funerali del padre ma viene arrestato. Protagonista Gaetano Comito, 47 anni, di Vibo Valentia, coinvolto nell’operazione della Dda di Firenze “Rubamazzo”, scattata il 2 dicembre 2011. Comito è comparso stamane dinanzi al Tribunale monocratico di Vibo, presieduto dal giudice Anna Rombolà, per la convalida dell’arresto. Il Tribunale, in accoglimento delle richieste del pm e dell’avvocato Antonio Porcelli, ha quindi convalidato l’arresto ritenendo sussistente il reato di evasione ma non ha applicato nei confronti di Comito alcuna misura ritenendo la condotta “non moralmente deprecabile”. 

Comito, attraverso il suo legale, durante la convalida ha infatti chiarito di aver chiesto sabato al Tribunale di Firenze l’autorizzazione a spostarsi dalla Toscana a Vibo per i funerali del padre, ma di non aver risposta essendoci di mezzo il sabato e poi la domenica. Da qui l’evasione per recarsi a Vibo e l’arresto. Gaetano Comito, legato da rapporti di comparaggio al boss Francesco Mancuso di Limbadi, è imputato a Firenze di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di costosi capi d’abbigliamento. L’11 luglio scorso è stato invece condannato dal Tribunale di Vibo a 6 anni ed 8 mesi nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Minosse 2”.
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