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LAVELLO – Non ha risparmiato la cittadina dauna la dilagante moda di dar sfogo alla propria passione da parte di ignoti gruppi di persone appartenente a frange di estrema destra.

Nella notte tra il 24 ed il 25 aprile scorsi , nell’imminenza della festa della Liberazione e della manifestazione organizzata dalla locale sezione all’Anpi , associazione nazionale partigiani, ignoti hanno appeso sul monumento dei caduti un vessillo nero raffigurante una croce celtica e affisso volantini inneggianti al fascismo.

Immediata la prese di posizione del circolo Anpi con un comunicato stampa che ha stigmatizzato il gesto.

«Tutto ciò – si legge nel comunicato – indigna ed è una offesa alla nostra storia, alla Resistenza, alla gente di Lavello che lottò e lotta per il vivere civile».

“L’Anpi invita tutti a vigilare su questi fatti che ormai si ripetono frequentemente ed in occasione delle date più significative.

La risposta è la condanna al neofascismo sarà per parte nostra sempre alla luce del sole , corale , esplicita e ferma».

La paternità dell’azione pare sia stata rivendicata su Facebook attraverso una pagina profilo denominata “adolfo himmler”. Si è svolta invece regolarmente la manifestazione del 25 aprile con la partecipazione delle associazioni locali coinvolte dal Circolo Anpi, tra cui l’associazione Nazionale Carabinieri, il Cif la Fidapa , l’associazione Bandistica Città di Lavello , Unitre, Croce Rossa e Associazione Buona Creanza.

La manifestazione ha preso il via presso la locale stazione dei Carabinieri di Lavello e con la deposizione di una corona di fiori innanzi alla targa commemorativa del partigiano Mario Michele Miscioscia, medaglia d’argento, caduto il 20/01/1945 in località Borghetto d’Arroscia in provincia di Imperia.

A dicembre scorso si è ricostituita a Lavello la sezione Anpi grazie all’impegno soprattutto di tanti giovani che hanno dato nuova linfa alle idee antifasciste  ed alla passione per la storia.

Oltre 25 gli iscritti soprattutto giovani dal 1970 al 1994 guidati da Danilo DI Chio neopresidente.

Per la cronaca la cittadina dauna non è nuova a tali vicende. In passato sono comparse scritte inneggianti al fascicmo e slogan antisemiti.

Ferma la presa di posizione del primo cittadino intervenuto alla manifestazione che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale a tener vivo il ricordo di chi ha contribuito , con passione, ad riconquistare la libertà per tutti gli italiani.

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