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NOVA SIRI – Sarà un’indagine amministrativa, avviata d’ufficio dai carabinieri della Stazione di Nova Siri, a chiarire la legittimità del procedimento seguito dall’Ufficio tecnico comunale, per i lavori del porticciolo di pesca sul litorale del centro jonico.

Un progetto finanziato con fondi europei, che deve seguire un cronoprogramma molto stretto, pena la perdita dei fondi stessi. Nei giorni scorsi i militari, agli ordini del maresciallo Michele Margherita, si non presentati negli uffici del municipio, per acquisire tutta la documentazione dell’iter amministrativo, curato dall’ex dirigente del settore, l’architetto Suanno. Il giorno dopo, i carabinieri si sono recati anche sul cantiere, effettuando un approfondito sopralluogo nei pressi della foce del torrente Toccacielo, dove dovrebbe sorgere il Punto d’appordo per barche da pesca.

Un Bando regionale (Misura 3.3.), ma finanziato con fondi europei. Pochi giorni prima dell’indagine avviata dall’Arma, i consiglieri di minoranza, Tonino Acinapura e Tommaso Simonetti, avevano contestato sulla stampa (e formalmente con un esposto presentato solo al comandante dei Vigili urbani), la determina dirigenziale del 4 dicembre 2015, in cui si attesta che:  “I lavori […] sono stati ultimati in data 3 dicembre”. La firma è dell’architetto Domenico Suanno, responsabile del procedimento.

Lavori, secondo quanto emergerebbe da una sommaria constatazione in loco, che sarebbero ultimati solo sulla carta, come testimoniano chiaramente i mezzi in movimento e numerosi operai in piena attività.

Per Simonetti è «un falso in atto pubblico, una truffa nei confronti dell’Unione europea, alla quale i soldi andrebbero restituiti perché l’opera non è completa nei tempi previsti». Al momento, però, non ci sono profili di rilevanza penale, perchè i carabinieri stanno solo verificando quanto affermato nell’articolo del Quotidiano (da cui è partita l’indagine); solo a quadro completo, si potrà sapere se vi siano notizie di reato degne della segnalazione in Procura. In questo ultimo caso, l’indagine potrebbe essere orientata solo sulle responsabilità del dirigente, che ha firmato la determina. Il sospetto, neppure troppo celato dalla minoranza, è che si sia voluto affrettare i tempi sulla carta, per non perdere la chance dei finanziamenti, mentre altri Comuni costieri, come ad esempio Pisticci, hanno già effettivamente concluso l’opera, tanto da inaugurarla giovedì prossimo.

Così non sarà a Nova Siri, dove l’approdo non sembra essere vicino al varo. Secondo Suanno, «non si deve confondere l’ultimazione lavori con l’atto di consegna,che si avrà solo dopo il collaudo e l’ottenimento di precisi pareri». Il sindaco Eugenio Lucio Stigliano è sereno: «Ci auguriamo che tutto sia in regola, la questione non attiene al piano politico-amministrativo di cui siamo responsabili noi, bensì a quello gestionale. La politica ha il compito di individuare quanti più progetti possibile per il bene della comunità; sta agli uffici istruirne l’iter tecnico».

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