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A FINE ottobre la raccolta delle castagne ormai è finita. Ma a noi il lato economico-industriale interessava ben poco. Dovevamo scappare dal mondo, e finimmo lì, dove “l’epopea” della mia famiglia cominciò 4 secoli fa. Chiuse le porte dell’auto ci ritrovammo circondati da casupole abbandonate e castagni. Le casupole erano appartenute nel corso degli anni a vari rami della mia immensa famiglia, mentre i castagni erano lì da sempre. Spogli e fradici dalle piogge dei giorni precedenti, sembravano osservare le nostre figure minute armate di sacco di juta e bastone di legno. Convivevamo ormai da un anno, ma dopo il periodo della conoscenza reciproca sembrava che fossimo stati inghiottiti dai nostri impegni, dai nostri lavori, come fossimo ingabbiati nelle nostre stesse vite e non avessimo più vie di fughe. Ed eccoci qua, con i cellulari senza campo, completamente isolati. Giulia aveva accettato di buon grado questo fuori programma e la cosa mi aveva lasciato sorpreso. Non era la prima volta ed era uno dei motivi per cui non avrei potuto rinunciare a lei di buon grado. Si era lasciata guidare senza tante domande per 600 km, compresa alzataccia alle 3 di mattina, con la promessa di pernottare da qualche parte per la notte seguente. Per tutto il viaggio le ho parlato di dove andavamo, un’infarinatura generale sulla storia dei miei avi, che però lei astutamente interrompeva, alzando l’autoradio o invitandomi ad ascoltare le notizie sul traffico o il navigatore rendendo la cosa sempre un’interruzione casuale e non premeditata. Ora era tutto alle spalle almeno fino a stasera. Sentivo solo i nostri passi e le nostre chiacchiere leggere. Il resto era solo rumore di fondo e scenografia. Una scenografia perfetta. Io scuotevo gli alberi e poi aiutavo Giulia a raccogliere le castagne nel sacco che diventava sempre più pesante un po’ come la nostra storia che ogni giorno si stava facendo più pesante. Ma eravamo assieme, camminavamo assieme e continuavamo a reggere il peso sempre maggiore.

 
(Pubblicato sull’edizione cartacea de Il Quotidiano della Calabria del 3 gennaio 2014)
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