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POTENZA – Quando si pensa a un canile in mente abbiamo tutti le immagini terribili. E’ naturale, quindi, che l’approccio possa essere viziato da pregiudizio.

Così, dopo le segnalazioni fatte da alcune volontarie regolarmente iscritte all’Albo comunale, abbiamo pensato di verificare di persona.

«Come può fare chiunque – spiega la titolare della cooperativa “Eco”, Pina Gentile, che gestisce il canile municipale a Tiera di Vaglio – ed è per questo che io stessa mi sono stupita leggendo delle autorizzazioni che le volontarie vogliono. Ma chi le deve autorizzare? L’unica cosa che deve essere rispettata sono gli orari: dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18.30. Ma, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, tutti sono liberi di venire. E ce ne sono tanti di volontari che collaborano con noi, dalla Dna alle Code briganti».

Al costo di 1.41 euro al giorno – sono le tariffe stabile da una Convenzione firmata 20 anni fa con il Comune di Potenza – Gentile e i suoi collaboratori (in tutto sono 9 a lavorare nella cooperativa) danno ospitalità a 350 cani randagi di Potenza e un altro centinaio proveniente da altri Comuni.

«Ma lo spazio è enorme – dice Gentile – qui possiamo arrivare a ospitare circa 700 cani. E offrendo loro una sistemazione dignitosa. Qui ci sono ragazzi che li amano davvero questi animali. Che quando un cane sta male vengono a controllare anche di notte. Per questo mi feriscono molto questi continui e ingiustificati attacchi. E mi dispiace ancora di più constatare che spesso siamo apprezzati più fuori regione, dove siamo un esempio, che qui in casa nostra. Per fortuna questo nuovo assessore sembra aver avviato con noi un rapporto di proficua collaborazione».

I cani, in effetti, sono tenuti in ambienti puliti, spazi ampi. Divisi solo per gruppi, come stabilito dall’educatore cinofilo, Dario Gentile, che ci accompagna nel giro. «E le cucce sono fatte in perlite, perchè i cani non stiano a diretto contatto con il cemento». Il canile, che ha superato indenne tutti i controlli, «è tenuto a effettuare vaccinazioni, microchippature e anche sterilizzazioni. Ma chi l’ha detto che non le facciamo più? Le fa regolarmente l’Asp il giovedì. La verità è che sono anni che subiamo attacchi ingiustificati da chi non conosce il nostro lavoro. Eppure noi siamo più che disponibili alla collaborazione di tutti: anzi, non può che farci piacere. Perchè qui tanto facciamo ma tanto altro si potrebbe fare».

E Gentile non ci sta neppure a passare per «l’aguzzina che va a raccogliere i cani con il cappio. Sia chiaro che noi facciamo ciò che ci viene richiesto dal Comune: siamo intervenuti a via Aosta dopo essere stati chiamati dalla Polizia locale. Noi non ci mettiamo per strada a raccogliere i cani, ci mancherebbe. E se, come dicono le volontarie, sono scomparsi i cani da via Londra, è qualcun altro che deve interrogarsi. Noi stiamo lavorando in coscienza, come sempre abbiamo fatto, nel rispetto di regole e istituzioni. Ma, evidentemente, c’è qualcuno che vuole sostituirsi alle istituzioni. Un cane, tanto per chiarirci, esce di qua solo per andare in famiglia. E per noi le adozioni sono fondamentali: per questo stiamo avviando percorsi con le scuole, con i centri anziani. Ma quelli che stanno qui – e sfido chiunque a dire il contrario – godono di ottima salute».

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