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POTENZA – Verrà presentato in anteprima nazionale il prossimo 21 giugno, nell’ambito del Palermo Pride 2013, il libro del giornalista Rocco Pezzano, edito da Edigrafema e intitolato Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di don Marco Bisceglia, dedicato alla controversa figura del sacerdote lucano vicino agli ultimi, promotore di numerose battaglie a favore delle libertà individuali e fondatore di Arcigay. 
Gesuita, operaio in Francia, guida spirituale nella principale parrocchia della sua Lavello, dove fonda la comunità del Sacro Cuore (modello studiato in tutta Europa), don Marco si distingue per le sue azioni tra i preti del dissenso e per la vicinanza alla Teologia della Liberazione. Vittima di un raggiro, viene accusato di aver celebrato il primo matrimonio di coscienza tra gay, ma i due presunti innamorati sono Franco Jappelli e Bartolomeo Baldi, giornalisti del settimanale di destra Il Borghese arrivati in Basilicata con l’intento preciso di incastrare il “prete comunista”. 
Gli scontri continui con i vescovi per le sue iniziative considerate rivoluzionarie, il dispiego di interi plotoni di carabinieri e poliziotti per allontanarlo dalla parrocchia del Sacro Cuore lo lanciano alla ribalta nelle più spietate cronache nazionali. Don Marco viene sospeso a divinis dalla Chiesa Cattolica. 
Poi l’avventura politica al fianco di Marco Pannella, il coming out, il trasferimento a Roma e l’attivismo tra le fila dell’Arci, l’amicizia con il giovane obiettore di coscienza Nichi Vendola e la gestazione di Arcigay segnano l’approdo a una nuova vita. A pochi anni dalla nascita del primo nucleo della più importante associazione del Paese a tutela dei diritti degli omosessuali, cala il sipario sul palcoscenico pubblico e Bisceglia rientra in seno alla Chiesa. Ammalato di Aids, dal 1996 svolge la funzione di coadiutore della Parrocchia di San Cleto a Roma. Muore il 22 luglio 2001 al Policlinico Gemelli.
Attraverso ricostruzioni, lettere, omelie, testimonianze e immagini, Pezzano indaga per la prima volta compiutamente il cammino personale, religioso e civile di un uomo innamorato del Vangelo – che in lui si fa sguardo d’amore alla povera gente – troppo scomodo per le gerarchie vaticane e la società del tempo.
Il volume si pregia di un’intervista esclusiva a Nichi Vendola, il quale continua con emozione a considerare don Marco “santo e folletto di Dio” e ad attribuirgli il copyright di Arcigay, e delle testimonianze di Franco Grillini e Beppe Ramina. 
Inoltre, a mostrare particolare interesse per l’opera, prima ancora della pubblicazione, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della presidenza del Consiglio dei Ministri che, nell’ultimo numero della propria rivista bimestrale Near, ha dedicato diverse pagine al sacerdote di Lavello con interviste al governatore della Puglia e all’autore Rocco Pezzano.
Oltre a rievocare il clima politico e sociale della Basilicata e del Mezzogiorno tra gli anni Sessanta e Ottanta, Troppo amore ti ucciderà è anche un saggio sulla storia di quasi un secolo di vita del Paese. L’Italia, ancora lontana e sorda alla voce di una civiltà in crescita, i Paesi europei, in fermento e in cammino verso svolte significative, attualizzano e rendono necessario lo sguardo rivolto all’esperienza di Marco Bisceglia. 

POTENZA – Verrà presentato in anteprima nazionale il prossimo 21 giugno, nell’ambito del Palermo Pride 2013, il libro del giornalista Rocco Pezzano, edito da Edigrafema e intitolato Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di don Marco Bisceglia, dedicato alla controversa figura del sacerdote lucano vicino agli ultimi, promotore di numerose battaglie a favore delle libertà individuali e fondatore di Arcigay. 

Gesuita, operaio in Francia, guida spirituale nella principale parrocchia della sua Lavello, dove fonda la comunità del Sacro Cuore (modello studiato in tutta Europa), don Marco si distingue per le sue azioni tra i preti del dissenso e per la vicinanza alla Teologia della Liberazione. Vittima di un raggiro, viene accusato di aver celebrato il primo matrimonio di coscienza tra gay, ma i due presunti innamorati sono Franco Jappelli e Bartolomeo Baldi, giornalisti del settimanale di destra Il Borghese arrivati in Basilicata con l’intento preciso di incastrare il “prete comunista”. Gli scontri continui con i vescovi per le sue iniziative considerate rivoluzionarie, il dispiego di interi plotoni di carabinieri e poliziotti per allontanarlo dalla parrocchia del Sacro Cuore lo lanciano alla ribalta nelle più spietate cronache nazionali. 
Don Marco viene sospeso a divinis dalla Chiesa Cattolica. Poi l’avventura politica al fianco di Marco Pannella, il coming out, il trasferimento a Roma e l’attivismo tra le fila dell’Arci, l’amicizia con il giovane obiettore di coscienza Nichi Vendola e la gestazione di Arcigay segnano l’approdo a una nuova vita. A pochi anni dalla nascita del primo nucleo della più importante associazione del Paese a tutela dei diritti degli omosessuali, cala il sipario sul palcoscenico pubblico e Bisceglia rientra in seno alla Chiesa. Ammalato di Aids, dal 1996 svolge la funzione di coadiutore della Parrocchia di San Cleto a Roma. Muore il 22 luglio 2001 al Policlinico Gemelli.
Attraverso ricostruzioni, lettere, omelie, testimonianze e immagini, Pezzano indaga per la prima volta compiutamente il cammino personale, religioso e civile di un uomo innamorato del Vangelo – che in lui si fa sguardo d’amore alla povera gente – troppo scomodo per le gerarchie vaticane e la società del tempo.Il volume si pregia di un’intervista esclusiva a Nichi Vendola, il quale continua con emozione a considerare don Marco “santo e folletto di Dio” e ad attribuirgli il copyright di Arcigay, e delle testimonianze di Franco Grillini e Beppe Ramina. Inoltre, a mostrare particolare interesse per l’opera, prima ancora della pubblicazione, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della presidenza del Consiglio dei Ministri che, nell’ultimo numero della propria rivista bimestrale Near, ha dedicato diverse pagine al sacerdote di Lavello con interviste al governatore della Puglia e all’autore Rocco Pezzano.
Oltre a rievocare il clima politico e sociale della Basilicata e del Mezzogiorno tra gli anni Sessanta e Ottanta, Troppo amore ti ucciderà è anche un saggio sulla storia di quasi un secolo di vita del Paese. L’Italia, ancora lontana e sorda alla voce di una civiltà in crescita, i Paesi europei, in fermento e in cammino verso svolte significative, attualizzano e rendono necessario lo sguardo rivolto all’esperienza di Marco Bisceglia. 
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