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MILANO  – Sono accorsi in migliaia in piazza Beccaria a Milano, per rispondere all’appello che aveva lanciato la figlia di Lea Garofalo, Denise – Ninì per la madre – subito dopo la sentenza d’Appello con la quale, il 29 maggio scorso, furono confermati quattro dei sei ergastoli inflitti in primo grado nel marzo del 2012, fu disposta una sola assoluzione e fu ridotta a 27 anni di reclusione la massima pena per il pentito. Milano ha ospitato i funerali laici di Lea, dopo quelli religiosi ma senza bara svoltisi nella frazione Pagliarelle di Petilia Policastro nell’ottobre 2010, perché allora si presumeva che la donna fosse stata sciolta nell’acido (LEGGI LA DIRETTA IN FONDO ALL’ARTICOLO). Oggi è stato il giorno dell’omaggio alla testimone di giustizia scomparsa nel nulla nel capoluogo lombardo nel novembre 2009, uccisa, bruciata e sepolta in un campo vicino Monza. 

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In piazza Beccaria, alle 10,30, l’inizio della cerimonia con interventi del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e di don Ciotti, fondatore di Libera, che conobbe Lea a Firenze nel suo girovagare tra località cosiddette protette. Dopo di che ci si è spostati in viale Montello per l’intitolazione di un giardino a Lea che a novembre ospiterà il festival dei beni confiscati alle mafie. Da Petilia e Crotone due associazioni non sono riuscite a riempire un pullman per le insufficienti adesioni (LEGGI). Ci sarà a Milano, comunque, il sindaco di Petilia, Amedeo Nicolazzi, col gonfalone del Comune. E’ il frutto del volere di Denise questa mobilitazione. E oggi il giorno del tributo è arrivato.

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Ecco gli aggiornamenti sulla manifestazione:

12,30: DON CIOTTI E PISAPIA PORTANO FERETRO – A trasportare via il feretro sono stati il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, il presidente onorario di Libera, Nando Dalla Chiesa, oltre a due parenti di vittime di mafia. Tra gli applausi, sotto le note di “Ave Maria” di Fabrizio De Andrè, il feretro ha lasciato una piazza Beccaria gremita di persone con in mano i fiori con i colori di Libera (”dono di Lea”, ha spiegato don Ciotti), i segnalibro “dono di Denise” e le bandiere con il volto di Lea Garofalo e la scritta “Vedo sento parlo”.

12,00: “NON SIAMO RIUSCITI A SALVARTI” – Nel suo intervento don Ciotti si rivolge a Lea: «Non siamo riusciti a salvarti, ti chiediamo perdono. Ma ti assicuriamo che Denise non sarà mai sola»

11,48: DON CIOTTI: “TUTTI CALABRESI” – Dal palco, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera che è tra i promotori dell’iniziativa, grida alla folla: «Siamo tutti calabresi»

11,30: DENISE: “UN GIORNO TRISTE” – La folla si zittisce commossa per ascoltare le parole di Denise, che parla da una località protetta: «Grazie a tutti voi che siete venuti, oggi per me è un giorno triste». E rivolta alla mamma aggiunge: «Se è successo tutto questo è solo perché cercavi il mio bene, non smetterò mai di ringraziarti»

11,05: LE PAROLE DEL MEMORIALE – Vengono letti i brani del memoriale con il quale Lea Garofalo ha spiegato la sua scelta di testimoniare al presidente della Repubblica Napolitano, esprimendo tutte le sue angosce senza ricevere risposta

11,00: LE CANZONI SCELTE DA DENISE – Si canta in piazza per onorare Lea. I brani li ha scelti Denise. Don Ciotti invita tutti a cantare sulle note di Rino Gaetano: “I tuoi occhi sono pieni di sale”

10,55: PISAPIA: “UNA GRANDE LEZIONE” – Applausi dalla folla quando il sindaco Pisapia ha detto rivolgendosi a Denise: «Tua mamma ha dato a tutti una grande lezione».

10,45: LA SORELLA: “DIMENTICATA IN VITA” – «E’ giusto che Lea abbia un funerale dignitoso», ha detto Marisa Garofalo, sorella di Lea. «In effetti mia sorella questa vicinanza non l’ha mai avuta in vita – ha proseguito Marisa Garofalo commentando la folla presente in piazza – e ciò provoca anche rabbia. Forse con un decimo di queste attenzioni e di questo affetto oggi sarebbe ancora in vita. Ma noi siamo qui per ricordarla e siamo qui anche per Denise, la figlia. Sono qui per dire che sua zia le vuole bene». Durante la cerimonia Marisa si è posizionata vicino al gonfalone della città di Petilia Policastro.

10,30: FIORI AL CIMITERO DI MONZA – Arriva anche il sindaco di Monza Scannagatti: prima di partire per Milano ha deposto una corona di fiori in memoria di Lea al cimitero di San Fruttuoso, nella località dove furono ritrovati i resti di Lea

10,25: PIAZZA STRACOLMA – C’è già una grande folla in piazza Beccaria a Milano. Personalità, ma anche gente comune. E ragazzi anche giovanissimi, arrivati da altre città d’Italia per rendere omaggio a Lea.

10,22: PETILIA LE INTITOLERA’ UN’AREA – Petilia Policastro, il comune del crotonese che ha dato i natali a Lea Garofalo, assicura che non dimenticherà la testimone di giustizia. Il sindaco è a Milano col gonfalone della città. E annuncia: «Prossimamente sarà istituzionalizzata nella città di Petilia la Giornata del Coraggio che renderà onore a Lea e a tutte quelle persone che hanno pagato con la vita i loro atti di coraggio. Per questo chiediamo sin da oggi la collaborazione dell’associazione Libera. Ed è nostra intenzione intitolare un’area della città a Lea»

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