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CALVELLO – Cerimonia di commemorazione a Calvello  del tenente dei Bersaglieri  Antonio Cambriglia, eroe lucano della Resistenza insignito della Medaglia d’oro  al Valore militare

Per  la prima volta la comunità calvellese ha celebrato la giornata del 25 aprile  inaugurando un nuovo impegno che vedrà annualmente celebrata «una festa che –  come ricordato dal sindaco   Gallicchio –  richiama ai forti ideali di libertà e democrazia, ideali per i quali tanti giovani hanno offerto la loro vita nel corso del secondo conflitto mondiale».

Tra questi emerge la figura del Tenente  Cambriglia, una delle 23 Medaglie d’oro della Basilicata.

Ieri a ricordarlo ci hanno pensato il presidente provinciale  del “Nastro azzurro”, Rocco   Galasso e  il dottore Villano, cultore di storia locale.

A volere fortemente questa cerimonia  è stata appunto la Federazione provinciale di Potenza dell’Istituto nazionale del “Nastro azzurro”.

Istituto  che ha  tra i suoi cui compiti statutari   anche la promozione del ricordo dei valorosi soldati italiani decorati al Valore militare. Opera che il “Nastro azzurro” di Potenza ha avviato già dallo scorso anno presentando le figure dei suoi decorati nei vari comuni di origine abbinando la commemorazione con la presentazione de “Il ritratto dell’eroe”  realizzata dal  Maestro d’arte Vincenzo d’Acunzo con la tecnica delle matite colorate. 

La Federazione ha ricordato già le Medaglie d’oro  Orazio Petruccelli (Potenza) , Biagio Lammoglia (Maratea), Nicola Stigliani (Potenza) e  Antonio Corrubia (Barile). Nei prossimi mesi si svolgeranno altre analoghe cerimonie in altri comuni, compresa Matera in cui riprenderanno le attività della locale Federazione del Nastro Azzurro affidata sempre a Galasso con la qualifica di commissario straordinario.

Antonio Cambriglia, nato a Calvello   nel 1920, morì nel novembre 1944.

Insegnava nella scuola “Giosuè Carducci” di Napoli, quando fu chiamato alle armi.

Sottotenente del Primo reggimento Bersaglieri, Cambriglia aveva combattuto contro i tedeschi nelle “Quattro giornate” di Napoli.

Liberato il capoluogo partenopeo, il giovane ufficiale lucano, nel frattempo promosso tenente, aveva deciso di arruolarsi   ome volontario in una unità della Quinta Armata.

E con la Quinta Armata  aveva partecipato a numerose azioni con gli americani.

Cadde in una località imprecisata dell’Italia occupata.

È stato decorato alla memoria.

Questa la motivazione alla base  dell’onoreficenza:    “Fedele al giuramento, combatteva eroicamente contro i tedeschi nelle gloriose quattro giornate di Napoli. Si arruolava successivamente nel servizio informazioni della Quinta Armata americana, per essere inviato nel territorio non ancora liberato. Aviolanciato presso un gruppo di patrioti, partecipava con essi a numerose azioni e forniva preziose informazioni ai comandi alleati a mezzo radio clandestina, sfidando le continue ricerche dei tedeschi. Accettato combattimento con pochi patrioti contro forze preponderanti nazifasciste, conscio della propria sorte, dopo aver strenuamente combattuto nel nome della Patria e della Libertà, chiudeva la sua eroica vita di soldato e di patriota”.

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