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POTENZA- Il relatore per la Regione è il vicesindaco del paese a fianco. Il proponente una ditta, la C&C Salandra, in cui figurano l’ex primo cittadino di Tricarico e un imprenditore di Policoro, che voleva realizzare una centrale a biomasse proprio nel paese arabo-normanno, invece è finito in carcere per frode fiscale assieme all’ex sindaco di Latronico. Poi ci sono i soci campani e piemontesi, tra cui anche l’ex assessore al bilancio del Comune di Battipaglia.

Dovranno iniziare entro un anno, e finire non oltre il 2018, i lavori per uno degli ultimi parchi eolici autorizzati dalla Regione Basilicata, che prevede l’installazione di 6 mega-pale nel comune di Salandra. 

Lo ha stabilito la delibera approvata dalla giunta regionale lo scorso 5 novembre, quando al posto di Marcello Pittella c’era ancora Vito De Filippo.

A curare l’istruttoria della domanda di Autorizzazione unica ambientale presentata il 29 marzo del 2011, è stato l’ingegnere Pietro Mazziotta, il vicesindaco di Ferrandina con un incarico di collaborazione esterna col dipartimento Ambiente della Regione, che a gennaio era finito “per errore” anche nella segreteria particolare dell’assessore Aldo Berlinguer.

Mazziotta è chi ha relazionato al Comitato tecnico regionale per l’ambiente che il 27 novembre del 2012 ha dato il via libera al nuovo parco eolico, a condizione che vengano rispettate una serie di prescrizioni, nonostante dalla Provincia di Matera e dai comuni interessati, Salandra e Grottole, non siano arrivate osservazioni di alcun tipo. Come pure da enti, cittadini e associazioni legittimate a farsi sentire.

La storia del nuovo parco eolico  aveva avuto una svolta a marzo del 2012 quando il progetto che in origine era stato presentato dalla Windenergys srl di Policoro è passato alla C&C Salandra, dove la ditta lucana è tuttora presente con una quota del 45% del capitale.

Il restante 55% appartiene alla Wind Friend srl di Albanella, in provincia di Salerno, in cui figura la capogruppo C&C Energy, sempre di Albanella, e la Plc System di Acerra, una realtà imprenditoriale molto dinamica attiva in Italia e all’estero nel settore delle energie rinnovabili.

Dietro la Windenergys srl, invece, c’è Franco Solimando, ex della giunta della Camera di commercio di Matera ai tempi di Domenico Branzino, e vice di Claudio Nuzzaci all’Api, quando il direttore era l’attuale presidente della provincia Franco Stella.

Presidente di Unionmeccanica Confapi di Matera da un anno e mezzo, Solimando si definisce un «manager delle fonti rinnovabili» ed è a capo di un gruppo che vanta un “portfolio” di opere realizzate in tutta Italia. Impianti fotovoltaici per i musei archeologici di Policoro, che è la sua città, e della vicina Metaponto. Lavori d’illuminazione sulla A4 Brescia-Padova. Impiantistica per il centro Enea di Trisaia di Rotondella. L’ultima commessa di rilievo in ordine di tempo è quella per il nuovo museo multisensoriale nel complesso monastico di Santa Maria di Orsoleo di Sant’Arcangelo.

Ma a ben vedere nel suo recente passato non manca qualche incidente, tant’è vero che a maggio del 2011 è finito in carcere nell’ambito di un’inchiesta su una presunta maxi-frode al fisco, ideata dall’ex sindaco di Latronico, Franco Mastropierro, che  sarebbe ruotata attorno al progetto di due centrali a biomasse, da realizzare a Teana e Tricarico.

Stando a quanto emerso dall’inchiesta delle Fiamme gialle sembra che a distanza di anni dall’ok di Comune e Regione, le due centrali, per quanto rimaste soltanto sulla carta, avessero cominciato a emettere fatture per alcune ditte “amiche”, che le utilizzavano per abbattere il proprio reddito imponibile.

Il caso era venuto alla luce appena una settimana dopo le elezioni comunali del 2011 a Tricarico, in cui proprio sul progetto della centrale a biomasse si era consumata una clamorosa frattura nello schieramento di centrosinistra, che di fatto ha regalato la vittoria al centrodestra.

Nei mesi precedenti il primo cittadino uscente della cittadina arabo-normanna, Raffaello Marsilio era finito nel mirino di una vera e propria contestazione anche da parte di qualcuno dei suoi ex sostenitori, e gli era stata recapitata persino una lettera minatoria, con tanto di proiettile d’accompagnamento. Una lettera identica in tutto e per tutto a un’altra indirizzata a Solimando.

Sulla natura dei rapporti tra sindaco e imprenditore, che in realtà non avevano mai fatto mistero di conoscersi, non erano mancate critiche e allusioni. Ma appena 4 mesi dopo l’ingresso del successore di Marsilio in Comune, i due si sono messi in affari alla luce del sole, e Marsilio ha ricevuto l’incarico di amministratore della Windenergys da Solimando, che era alle prese con la procura di Lagonegro. Per questo adesso l’ex sindaco figura nel consiglio di amministrazione della C&C Salandra e si può dire che il successo del progetto dipende anche da lui.

Chi meglio di un avvocato ex amministratore per seguire un progetto nei meandri della burocrazia regionale? Almeno per sfatare il mito sui politici di professione.

l.amato@luedi.it

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