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CATANZARO – Domenica ha tentato di investire a folle velocità un gruppo di giovani, con i quali poco prima aveva litigato in un bar dopo che una ragazza aveva rifiutato il suo invito a ballare. Tre giorni dopo è tornato in libertà. Senza alcuna misura restrittiva e con il giudice che ha deciso di non convalidare l’arresto. Da un lato, infatti, la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Sellia Marina (Catanzaro), dall’altra il racconto del giovane. Ed a nulla sono valse le testimonianze delle vittime. Anche “il Quotidiano della Calabria” aveva riportato le dichiarazioni di alcuni testimoni, i quali avevano raccontato dell’auto lanciata a folle velocità contro i ragazzi all’uscita. 
Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Botricello. Quando un cittadino rumeno di 29 anni si sarebbe avvicinato ad una ragazza insistendo per un ballo. Ne sarebbe scaturito un battibecco. Poi, all’uscita, l’epilogo, con il tentativo di investire il gruppo composto da quattro persone, al punto che una di queste sarebbe rimasta ferita con una prognosi di sette giorni. Al giudice, invece, il rumeno, difeso dall’avvocato Alessandro Guerriero, ha raccontato altro. Convincendolo a non convalidare l’arresto e non disporre alcuna misura. 
La corsa del ventinovenne sarebbe continuata per alcuni chilometri, al punto che i carabinieri sarebbero riusciti a fermarlo solo a Cropani Marina, dopo un inseguimento. Le prove dell’alcoltest avevano dimostrato che il giovane si trovava sotto l’effetto dell’alcool. 

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