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di MARIA F. FORTUNATO
«Il Sindaco Occhiuto ci ha consegnato una riflessione utile e intelligente sul progetto della metroleggera. Ora completeremo le nostre valutazioni con il supporto dei tecnici. Dobbiamo capire fin dove ci si può spingere con le integrazioni e le modifiche e poi andare avanti, rispettando il programma che ci siamo dati». Fausto Orsomarso, consigliere regionale con delega ai Trasporti, appare possibilista sulla richiesta di revisione dell’opera sollecitata dal sindaco di Cosenza. Si muove però con cautela, in attesa che gli approfondimenti incrociati di politici e tecnici giungano a conclusione. E la settimana che si apre prevede, da questo punto di vista, una fitta agenda: una riunione tra l’assessore ai Lavori pubblici, Pino Gentile, e lo stesso Orsomarso, al quale potrebbe prendere parte anche il governatore Scopelliti, poi un tavolo tra Gentile e i tecnici che seguono il progetto, infine la convocazione dei sindaci da parte dell’assessore regionale ai Lavori pubblici. Consigliere Orsomarso, cosa ne pensa del dibattito che si è sviluppato nelle ultime due settimane sulla metro Cosenza – Rende – Unical? «Il sindaco di Cosenza, nell’ambito del suo programma e della sua visione della città, ha sottoposto alla Regione una proposta di rivisitazione dell’opera, supportata da una serie di valutazioni tecniche. Ho letto tutto il dibattito agostano, nel corso del quale è intervenuto anche chi non aveva competenze in merito. Bisogna essere responsabili. Qui non si tratta di fare dichiarazioni d’intenti: dobbiamo capire concretamente come coniugare gli spunti seri offerti da Occhiuto con i tempi». Un primo tavolo tecnico c’è stato, però. Un’idea, circa la possibilità di modificare il progetto senza uscire dal cronoprogramma, ve la siete fatta? «Aspettiamo le prossime riunioni: con carte e programmi alla mano potremo farci un quadro più preciso. Credo ci siano i margini per apportare alcune modifiche. Certo, c’è un percorso già avviato e tornare indietro appare difficile. Dobbiamo fare sintesi delle diverse esigenze emerse e andare avanti». La giunta Scopelliti ha rivendicato con forza il merito di aver reperito l’intero finanziamento di 160 milioni necessario per realizzare la metroleggera. Il Pdl ha tappezzato di manifesti la città. Ora non si corre il rischio di perdere queste risorse? «Cosenza non perderà neppure un finanziamento, anzi li incrementerà. Con la seconda distribuzione dei fondi Fas potrebbero arrivare a Cosenza tra i 60 e gli 80 milioni di euro, per finanziare progetti importanti che il sindaco Occhiuto ha in cantiere. Ribadisco sulla metro: ci sono spazi di modifica valutabili, rispetto ai quali non si corre il rischio di mancare le scadenze che ci siamo assegnati. Ritengo giusto che ogni intervento sia valutato alla luce dei nuovi contributi di idee che vengono dai sindaci neoletti. Certo, non credo che l’opera ora si possa stravolgere. Su un punto però sono d’accordo con Occhiuto: bisogna spendere meglio e non semplicemente spendere. Per questo ci siamo presi del tempo in più per ragionare sull’opera, altrimenti saremmo andati avanti secondo il calendario previsto». Tutto questo riflettere, però, ha scatenato la rivolta di altri amministratori dell’area urbana. Occhiuto è stato accusato di essere “cosenzacentrico”… «Ma di che parliamo? Vivaddio che c’è un sindaco ora che mette Cosenza al centro del dibattito. Senza togliere nulla a nessuno, ma Cosenza è il capoluogo di provincia. Il lavoro del sindaco e della giovane squadra che ha messo in campo mi piace: si è visto subito un cambio di marcia e una interlocuzione con la Regione che ci stimola e non ci fa sconti. Noi teniamo le sue riflessioni in debito conto. Occhiuto si sta interrogando sugli interventi infrastrutturali più utili per la città e sulla loro priorità. Ci sta facendo ragionare su un’opera che, per come progettata, a Cosenza ha una funzione e a Rende ne ha un’altra. Mi convince. D’altra parte c’è un percorso impostato e la consapevolezza da parte della Regione che la metroleggera è un’opera importante, che va portata avanti con le modifiche e le integrazioni che riusciremo ad apportare». La visione del sindaco Occhiuto si muove anche su una impostazione più estrema: realizzare il collegamento metropolitano sul tracciato ferroviario esistente, allungandolo fino all’Unical, e assicurare il resto dei collegamenti nell’area urbana con un servizio veloce su gomma… «Guardi, la provocazione estrema può starci. Come ho detto prima, i tempi per ripensare tutto non ci sono. Ma per quanto riguarda l’intermodalità su gomma, stiamo già lavorando sulla proposta di circolare veloce Cosenza – Rende sottoposta da Occhiuto. Si tratta di varare un’impostazione nuova, che superi i vincoli che finora hanno impedito ai bus Amaco di varcare il Campagnano. Ieri (venerdì, ndr) ho incontrato l’Amaco e il Consorzio. Le aziende difendono i propri diritti, naturalmente, ma noi cercheremo di conciliare le diverse esigenze. Nei prossimi giorni vedrò Occhiuto e Cavalcanti. La circolare veloce è un’idea utile e intelligente e può diventare realtà da ottobre o, al massimo, prima di Natale. Può essere una soluzione alla mobilità nell’area urbana, in attesa della metroleggera la cui realizzazione richiederà almeno tre anni». «Per la cittàin arrivoanche nuovifondi» «La circolareè utileHo incontrato giàle aziende».

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