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CINQUEFRONDI (RC) – Vite spezzate da un probabilmente un sorpasso azzardato a più di duecento chilometri all’ora. Corpi senza vita incastrati tra le lamiere, altri sbalzati sull’asfalto e ridotti a brandelli. Altri ancora finiti giù da un viadotto. E’ stato un impatto frontale violentissimo a travolgere e spezzare le sei vite volate via domenica pomeriggio in provincia di Reggio Calabria. Il tachimetro di una delle due vetture coinvolte, una “Mini Cooper S” turbo a benzina di colore grigio metallizzato, è finito sull’asfalto e segnava circa 210 chilometri all’ora. Il contagiri era a 6mila e 500. 

Se anche gli altri riscontri certificheranno quella velocità, vuol dire che la piccola ma potente auto sfrecciava tra la Locride e la Piana di Gioia Tauro come un proiettile. A bordo c’erano quattro delle vittime. Erano giovani diretti alla partita di calcio che ha visto la squadra di Siderno pareggiare con la Rosarnese. Probabilmente erano in ritardo e temevano di non farcela ad arrivare in tempo per l’inizio della competizione, per questo hanno premuto il piede sull’acceleratore. 

L’INCIDENTE – E’ una scena apocalittica quella che si sono trovati davanti i soccorritori quando giungono sulla strada di Grande Collegamento Jonio-Tirreno nel comune di Cinquefrondi. Le due macchine – oltre alla Mini Cooper è rimasta coinvolta una “Toyota Yaris” di colore grigio scuro, si sono scontrate violentemente, causando il decesso di 6 persone. Per diverse ore la stradale ha provato a ricostruire la dinamica dell’incidente. 

GUARDA LE FOTO: AUTO DISTRUTTE E CORPI GIU’ DAL VIADOTTO

Dai primi rilievi sembrerebbe che la “Mini Cooper”, abbia tentato un sorpasso azzardato, su un viadotto con linea continua, sbandando e sbattendo violentemente prima contro la “Yaris”, poi contro il guard rail. 

LE VITTIME – Sulla “Mini Cooper” c’erano 4 giovani residenti a Siderno: i due fratelli Gabriele Luciano di 23 anni e Napoleone Luciano di 31 anni, figli del proprietario del negozio “Buffetti”; Luigi Mory, giovane avvocato di 26 anni e Giuseppe Figliomeni di 27 anni. Nella “Yaris” invece, presumibilmente diretta verso la fascia Jonica, sono stati trovati incastrati i corpi di Pasquale Barbaro di 54 anni e del figlio Francesco Barbaro di 29 anni, originari di Platì ma residenti a Locri. L’urto tra le due vetture è stato talmente tanto forte che i passeggeri della “Mini Cooper” sono sbalzati fuori dall’abitacolo. 

Barbaro, padre e figlio, sono stati trovati morti in una parte della “Yaris” rimasta sulla carreggiata. L’altra parte è volata giù, in un burrone, saltando oltre il guard rail. Dalla macchina sono fuoriuscite buste della spesa contenenti latte in polvere e alimenti per prima infanzia. Un seggiolino sul sedile posteriore ha lasciato per qualche minuto presagire la presenza di un bambino di cui, fortunatamente, non si è trovata traccia. Orribile e agghiacciante anche la fine che hanno fatto i 4 giovani di Siderno. Un corpo è stato trovato tra le lamiere delle due vetture, un altro appeso ad uncino, da un sottile strato di carne al guard rail. Altri due sono volati dalla parte di sotto, da più di 40 metri d’altezza e sono andati a finire uno dietro una casupola, l’altro in mezzo agli alberi.

IL PRECEDENTE DEL CALCIATORE – C’erano pezzi di macchine ovunque. La “Mini Cooper” era irriconoscibile. Il radiatore era volato diversi metri più in giù, rispetto alla scena dell’impatto. Il contachilometri poco distante. Pezzi di specchietti retrovisori sparsi qua e là e ancora più in giù un pallone da basket, raccolto da un membro dell’associazione “Gli amici del Lupo”. Ironia della sorte, l’impatto è avvenuto proprio 50 metri più in giù dal posto in cui a maggio scorso, in seguito ad un altro drammatico incidente, ha perso la vita il giovane calciatore di Polistena, Ciccio Zerbi (LEGGI).

 

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