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Lo stesso suo comportamento, lo stesso convincimento nel voler convincere anche me e mia moglie di quello che era successo e di come era successo mi suonava strano. Era insistente nel dire «mi credi?». A parlare in esclusiva a Silvia Vallini ai microfoni di Sky Sport 24 è Maurizio Lucchetti ex attaccante del Cosenza calcio e molto legato a Denis Bergamini, il calciatore trovato morto sulla strada statale 106 jonica il 18 novembre del 1989. Lucchetti parla dei rapporti tra lui, la moglie e Isabella Internò, l’ex fidanzata di Denis ed unica testimone di quella maledetta sera e che ha sempre sostenuto che Denis si sia suicidato. Già nei mesi scorsi Sky Sport si era occupata del caso Bergamini con un lungo speciale firmato dai giornalisti Silvia Vallini e Bruno Palermo che riassumeva i contorni di una vicenda mai del tutto chiarita e che ha portato la procura di Castrovillari a riaprire il caso lo scorso luglio con l’ipotesi di «omicidio volontario» a carico di ignoti. Nell’intervista di Silvia Vallini, andata in onda questo pomeriggio nell’edizione delle 14:30 di Sky Sport 24, la rete diretta da Massimo Corcione, Maurizio Lucchetti oltre ad escludere l’ipotesi della droga racconta particolari interessanti. “Nessuno di noi credeva a quello che era potuto succedere per come ci era stato spiegato. – racconta Lucchetti – Io a Denis ho sempre rimproverato nei miei pensieri il non aver detto a più di una persona quello che poteva essere il suo legame con Isabella o quello che poteva essere il suo problema che lo metteva in ansia.Chiederlo a Isa mi sembrava irrilevante perchè se per 20 anni ha mantenuto sempre la stessa direzione. Sembrava quasi che fosse studiata a memoria. Io penso che lei ancora non abbia detto tutto, ma questo l’ho detto il giorno dopo non dopo vent’anni». Le perizie hanno dimostrato che Denis era già morto quando è arrivato l’impatto col tir chiede la giornalista. «E’ una pugnalata in più perchè vuol dire che per venti e rotti anni ha preso in giro tutti. – risponde l’ex attaccante del Cosenza – Secondo me ha preso in giro anche se stessa perchè si è portata dentro per vent’anni un fardello non indifferente. Dicevano che poteva anche far uso di stupefacenti, Denis con una Cibalgina si gonfiava per cui era allergico a qualsiasi tipo di medicinale o di stupefacente etc. Che facesse altre cose, consegne o che, lo nego sotto tutti i punti di vista. Secondo me è soprattutto una questione affettiva. Lui che lascia il ritiro e poi lo trovano due ore dopo in macchina con Isabella, per cui Isabella sapeva che veniva fuori dal ritiro, se non ha telefonato lei chi ha telefonato? Deve aver per forza telefonato lei». Poi Lucchetti racconta l’episodio cruciale del Cinema Garden. Galeazzi racconta delle due ombre al cinema che vanno via con Denis. “Lo ha detto anche a me Sergio Galeazzi, – dice Lucchetti – suona strano che due vengono lì e poi se ne vanno nello stesso momento in cui se ne va Denis e poi tutto quello che è successo dopo viene collegato. Diventa facile fare uno più uno, sembra strano che sia andato via con sti due qui e poi troviamo Denis due ore dopo in macchina con Isabella, anche qui c’è molto scollegamento. Per quanto mi riguarda, all’avvocato l’ho detto, sembra che ci siano trenta persone che abbiano fatto ognuno il proprio compitino. Son troppe le persone coinvolte a mascherare il tutto. Se l’hanno fatto sono stati bravissimi. Lucchetti trova strano anche altre cose: «La prima anomalia è che Denis sia andato ad abitare con Padovano». Perchè? «Perchè non erano compatibili lui e Michele, due caratteri diversi, due direzioni diverse». E poi la visita a Salerno dopo la morte di Denis. «Dopo quindici giorni che è successo il fatto venne da noi a Salerno, contentissimo che venisse perchè l’amicizia che c’era con Denis c’era anche con Isabella. Mi faceva piacere averla li dove abitavamo noi e oltre tutto avrebbe fatto anche compagnia a mia moglie. Se c’era bisogno di dare una mano per tirarla su si faceva volentieri». Che impressione ti ha fatto, come era Isabella? «Che non aveva bisogno di essere tirata su di morale, perchè era molto sbarazzina dal punto di vista del morale».

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