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«LUIGI è tranquillo e dimostrerà la sua totale estraneità alla vicenda».

Non ha dubbi il legale del giornalista del Tg3 Di Lauro indagato nell’ambito della morte del dirigente della Digos, Anna Esposito.

Leonardo Pinto (nella foto in basso), raggiunto telefonicamente nella mattinata di ieri, tiene a fare alcune precisazioni.

«La posizione del mio assistito è già stata scandagliata nel 2001 e fu chiarita oltre ogni dubbio».

Il giornalista del Tg3 fu interrogato il 12 marzo del 2001. In quella occasione spiegò i suoi spostamenti della sera prima.

«Di certo – riprende l’avvocato Pinto – almeno fino alle 20 è stato a Matera. Quel pomeriggio c’era la partita di basket tra il “Centro termico Matera” e la “Loicos Fossombrone”. La seguì per conto del Tg3 e poco prima delle 20 si collegò in diretta da Matera con gli studi di Potenza per raccontare come era andata la partita. Di questo ci sono le immagini della Rai che lo attestano. Si fermò nella città dei Sassi per un’altra ventina di minuti prima di fare ritorno a Potenza».

 Di Lauro arrivò a Potenza intorno alle 21.30 e dopo essere passato dalla sede Rai – è quanto ha raccontato agli inquirenti nel 2001 – rincasò. A testimoniare la circostanza anche la mamma del giornalista.

«Verifiche attente e scrupolose sulla posizione di Di Lauro – ha aggiunto l’avvocato Pinto – furono fatte all’epoca dall’autorità giudiziaria ed esclusero senza ombra di dubbio il coinvolgimento del mio assistito».

Furono infatti verificati anche i tabulati telefonici dell’uomo. Tra il giornalista e la dirigente della Digos nel pomeriggio di quel giorno pare ci fosse stato uno scambio di sms. Inoltre il telefonino del giornalista, fu agganciato proprio la sera dell’undici marzo 2001 in diversi punti della città.

«Questo aspetto non dimostra nulla – riprende l’avvocato – se non che Di Lauro si trovava a Potenza». Circostanza del resto raccontata dallo stesso giornalista quando è stato sentito come persona informata sui fatti  nel giorno della scoperta del cadavere della donna.

Una donna che Di Lauro  conosceva bene. Con lei aveva avuto una relazione durata circa 2 anni e che era finita da diversi mesi. Nonostante questo i due avrebbero continuato a frequentarsi in maniera amicale.

«Il fatto che Luigi abbia avuto una relazione con la dirigente della Digos, – riprende l’avvocato Pinta – non dimostra niente. La cosa certa è che Di Lauro quella sera era a Matera ed è logico che non poteva essere nel posto dove è stato trovato il corpo senza vita del dirigente».

Un pensiero l’avvocato Pinto ce l’ha anche per la famiglia che nel corso di questi anni non ha lesinato critiche al giornalista.

«Rispetto massimo per i genitori di Anna Esposito ed è giusto che vogliano la verità per la loro figlia. Ma tirare in ballo il mio assistito è fuori luogo e ritengo che sia una pista del tutto sbagliata».

In vista dell’interrogatorio fissato per mercoledì pomeriggio, aggiunge: «Luigi è molto sereno perchè sa bene di essere completamente estraneo alla vicenda. La magistratura deve adempiere al suo compito e noi collaboreremo con essa mettendoci a loro completa disposizione per fare definitivamente chiarezza sulla vicenda. Abbiamo fiducia nel loro operato». L’avvocato Pinto, infine, vuole chiarire un ulteriore passaggio. «Non so se ci siano denunce a carico di Di Lauro. Qualora ci fossero valuterò il da farsi per tutelare l’onorabilità del mio assistito».

g.rosa@luedi.it

 

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