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DOPO Santiago e Capo Nord, il ciclista lucano “autodidatta”, Rocco Mucci ha deciso di affontare una nuova avventura . Questa volta non più da solo e non più a tappe, ma sfidando il tempo e i propri limiti. Infatti, dopo diverse gare di ultracycling, ha partecipato alla seconda edizione della Race Across Italy partendo il 26 Luglio da Silvi Marina (Te) per arrivare a Nettuno, con un percorso di andata e ritorno. La Race Across Italia, per chi non è esperto del settore, è un gara di ultra distanza no stop e no draft, aperta a ciclisti solitari e a team di 2 o 4 persone, inserita nel calendario UMCA per la World Cup e Official Raam Qualifier.

Il percorso offre a tutti i partecipanti la possibilita’ di pedalare in alcuni dei posti piu’ belli del centro Italia, aumentando il dislivello con delle importanti salite che hanno fatto la storia anche del Giro d’Italia.

Il percorso misura 809 km per circa 11000 mt D+. L’obiettivo, quindi, è quello di pedalare ininterrottamente per tutti questi km. A partecipare quest’anno, oltre a Mucci, altri trenta ciclisti appassionanti di ultracycling e provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi anche il campione mondiale in questa disciplina, Valerio Zamboni. A terminare il percorso, di andata e ritorno, soltanto in otto mentre il nostro ciclista  Mucci è riuscito a pedalare per 15 ore di fila, per 367 km, bruciando circa 9800 kcal.

Partito alle 8.30 di mattina da Silvi Marina è arrivato alle 2.30 di notte a Nettuno assieme al suo team, Rino Sappia e Giorgio Rondanini, i quali hanno seguito la gara a bordo di un fuoristrada controllando ogni sua pedalata e fornendogli alimenti e abiti durante la competizione, oltre che il sostegno morale.

Assieme a loro, non fisicamente, anche gli amici  di Spighe lucane, Barilla (azienda dove lavora il ciclista) e del Bike Center che hanno sempre creduto in Rocco aiutandolo come sponsor.

Non tutti possono partecipare però al “Rai”. Ogni partecipante, infatti, deve  avere una media totale minima di 19km/h. Una gara estrema che ha visto Mucci allenarsi più volte arrivando ad una pedalata giornaliera di sei ore, in giro per la Basilicata fino ad arrivare spesso in Campania o in Puglia.

Nel percorrere i 367 km, della  Race Across Italy, Mucci ha perso 3 kg nonostante durante la gara abbia mangiato più di 6 banane, una decina di panini con prosciutto e marmellata, bevuto 6 litri d’acqua e 2 di Coca Cola affrontando la pioggia, il sole e il buio. A notarlo un allenatore, Bechis, piacevolmente stupito delle notevoli capacità ciclistiche di Rocco i cui risultati potrebbero notevolmente crescere con un team e un coach alle spalle. Si apre così, per il nostro ciclista, un nuovo scenario. Dall’esser allenatore di se stesso, senza tecnica e metodo, si concretizza l’idea di esser seguito per poter partecipare finalmente alla gara che Mucci sogna da una vita: la Race Across America o RAAM, un’ultra-maratona corsa in bicicletta attraverso gli Stati Uniti che si disputa dal 1982. La RAAM è la più nota e più lunga gara endurance al mondo. Per partecipare tutti i concorrenti devono dimostrare la loro capacità di competere completando, in un tempo limite prestabilito, una delle numerose prove di qualificazione che si svolgono durante l’anno.

La competizione è regolata dalle norme dettate dall’Ultra Marathon Cycling Association (UMCA). Durante gli anni il tracciato è variato, ma si è sempre svolto da Ovest verso Est. Avendo l’obbligo di pedalare quasi ininterrottamente per giorni con pochi o nessun periodo di sonno, pone questo evento nella categoria praticata dagli ultraciclisti. Chissà che proprio il prossimo anno, da queste stesse colonne, l’ultraciclista e determinato Mucci non ci racconti proprio la sua Raam, un sogno che diventrebbe finalmente realtà. 

 

 

COS’E’ L’ULTRACICLISMO

L’ultraciclismo è una specialità del ciclismo, che consiste nel gareggiare su lunghe distanze, su di una bicicletta da strada o di una mountain bike o su una handbike, (è conosciuto anche come iron-bike e gare di randonnée). Solitamente le gare vengono affrontate in solitaria, ma esistono anche gare che vengono disputate con la partecipazione di squadre formate da ciclisti dello stesso sesso o squadre miste.

Ultima nata tra le specialità del ciclismo, l’ultraciclismo non è ancora stato riconosciuto ufficialmente dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).Le regole principali della specialità sono dettate dalla UMCA (Ultra Marathon Cycling Association). Essendo uno sport che ha come prerogativa la durata della competizione, una regola tra tutte differisce rispetto alle altre gare ciclistiche ed è che; vista la durata delle gare, i chilometri in sella e gli stop sono a discrezione dell’atleta, sia come durata che come numero.   Questa specialità può essere equiparata all’ultramaratona della quale condivide i fini. La maggior parte delle manifestazioni è regolata dal calendario della UMCA (Ultra Marathon Cycling Association) che rimane l’associazione di riferimento a livello mondiale.

 

@lovatrenta

 

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