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MELITO PORTO SALVO – Si apre uno spiraglio, ma resta ancora tutta da decifrare la storia dell’uomo trovato senza memoria a Melito Porto Salvo. Dice di chiamarsi Marco, ama la musica: Mozart, ma anche la musica leggera italiana. Ha infatti citato il nome di molti cantautori italiani. Certamente si tratta di un uomo che pratica sport, quasi sicuramente di un uomo che ha viaggiato molto. Dice di amare la Calabria, ed afferma di essere stato a Tropea e Scilla. Nei suoi disegni, le immagini che ricorrono frequentemente sono le Alpi, gli sciatori ed i pescatori subacquei. Si tende a escludere che si possa trattare di un truffatore, dalle impronte digitali, infatti risulta incensurato. 

Era stato ritrovato, da due volontari della Misericordia, lo scorso 26 gennaio, senza documenti, in pieno stato confusionale, in via Giachindi, la strada che da Melito porta a Pentedattilo. Giaceva a terra disorientato, affermava di essere italiano e di essere stato aggredito da due uomini con il passamontagna, che gli avevano rubato l’anello, la collana, il cellulare, il portafoglio, il passaporto e la macchina e di aver subito degli spintoni. Infatti aveva dei lividi lungo tutta la schiena. Ai volontari che lo avevano soccorso, ha detto di essere italiano. Da ieri mattina, invece, dice di provenire dall’“Alemagna” e parla solo in tedesco. Mentre prima, pronunciava qualche parola in italiano, adesso, si riesce a comunicare con lui solo attraverso un traduttore. Ricorda di possedere una moto, un’Honda 600 di colore rosso. 

Ieri, intanto, è stata individuata la sua auto. E’ un Suv Chevrolet nero, trovato parcheggiato, circa 18 giorni fa, davanti ad un autolavaggio, sul viale della Libertà a Melito. Era senza targhe ed aveva un cartello con su scritto “lavami”. All’interno nessuna traccia dei documenti. L’auto ritrovata, è stata riconosciuta subito dall’uomo, che a quanto pare, sta cominciando a ricordare qualcosa in più. 

Un residente del luogo, inoltre lo ha riconosciuto, ed afferma di averlo aiutato, lo scorso 23 gennaio, sul lungomare di Melito, doveera rimasto in panne con la macchina. Anche in quella occasione l’uomo aveva affermato di provenire dall’ “Alemagna”. Gli operatori del programma televisivo “Chi l’ha Visto”, che da quindici giorni si stanno occupando del caso, ieri mattina sono tornati nella cittadina melitese ed hanno parlato a lungo con l’uomo, l’intervista andrà in onda, probabilmente il prossimo mercoledì. 

Marco al momento si trova ricoverato al Tiberio Evoli di Melito. Si sta occupando di lui don Domenico De Biasi, il parroco di San Giuseppe, che gestisce una mensa per i poveri a Melito Porto Salvo.  I due giovani lo avevano accompagnato all’ospedale. 

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