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Il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, ha preso parte a Palermo ad una conferenza nell’ambito di un progetto educativo antimafia promosso dal Centro Pio La Torre, sul tema ‘Espansione territoriale e finanziaria della mafia’ e ha ribadito la potenza della ‘ndrangheta definendola «l’organizzazione più ricca e potente non solo in Italia ma in gran parte dei Paesi del mondo. Di fronte lo Stato non ha una banda di criminali ma un’organizzazione unitaria capace di creare collusioni con tutte le parti della società».
«Mentre da un lato le mafie vengono indicate come un fenomeno meridionale – ha sottolineato il magistrato – dall’altro hanno approfittato della scarsa conoscenza dello stesso fenomeno per affermarsi e fare affari al Nord. È ormai chiaro che le mafie devono essere combattute tanto al Sud quanto al Nord. In Lombardia si calcola che oggi ci siano 25 ‘localì della ‘ndrangheta.
La mafia calabrese è riuscita a sfruttare il fenomeno dell’emigrazione per riprodurre esattamente nei vari paesi del mondo la struttura dell’organizzazione». Pignatone ha poi sottolineato che «dire no al pizzo significa contestare le pretese delle mafie di interloquire con le varie parti della società. Questo sopruso si combatte anche cominciando a non stringere relazioni con chi ha condotte di vita non corrette».

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