X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

METAPONTO – Un vento teso di tramontana, ha iniziato a spazzare i lidi
metapontini fin dalle prime ore di ieri mattina. Per gli sfollati e le
vittime della drammatica alluvione del primo marzo è una notizia con un
duplice aspetto. Se per un verso, infatti, sarà certamente più rigida la
notte nella piccola tendopoli alle Tavole Palatine, c¹è di buono che
sono cambiate drasticamente le correnti marine, portando lo Jonio ad
assorbire con maggiore efficacia l¹impetuoso flusso dei fiumi in piena,
Bradano, Basento e Agri in primis. Per tutta la giornata, a Metaponto il
livello del Basento si è attestato su 5,70 metri, poco sotto la soglia
di allerta dei 6 metri, nonostante l¹ennesima nottata di pioggia
continua. Non c¹è stata nessuna piena, anche se a ³Torre Accio² di
Pisticci, i tecnici della Provincia hanno ritenuto opportuno chiudere al
traffico la Destrabasento, dopo aver verificato un progressivo aumento
del livello del fiume, che in quel tratto qualche giorno fa ha sommerso
ogni cosa. In giornata è stata anche allentata la pressione della diga
di San Giuliano, da dove sono fuoriusciti circa 100 metri cubi di acqua
al secondo, contro gli ordinari 20. Ma i guai potrebbero arrivare oggi,
per una nuova allerta meteo diramata dalla Protezione civile, che
prevede l¹arrivo di burrasche e mareggiate lungo lo Jonio. Una brutta
notizia, perchè seppure non sono previste piogge, c¹è il rischio che il
deflusso dei fiumi venga rallentato dalla barriera naturale del mare.
Ieri il vento freddo proveniente da Nord, non ha impedito il lavoro dei
soccorritori, volontari della Protezione civile regionale ed Esercito,
presente con circa sessanta militari provenienti da Bari e Foggia.
Al campo lavora h24 il Centro operativo misto (Com), allestito dal
dipartimento regionale di Protezione civile per gestire e coordinare le
attività delle decine di volontari del Gruppo lucano accorsi da subito
nell¹area alluvionata. Il problema è sempre quello degli argini
indeboliti in più punti, soprattutto nelle aree rurali più a valle.
Finita l¹emergenza, si dovrà seriamente ragionare sull¹opportunità di
procedere a una pulizia completa degli alvei, dove negli anni sono
cresciuti addirittura alberi d¹alto fusto, che deviano pericolosamente
la violenza del flusso naturale, facendolo sbattere contro argini già
compromessi dall¹erosione.
Anche di questo si parlerà oggi pomeriggio, alle ore 14, presso la sede
della Regione a Potenza, nel corso di un vertice istituzionale convocato
dal presidente Vito De Filippo, d’intesa con il sottosegretario alla
Pubblica Istruzione, Guido Viceconte.
Intanto, ieri a Metaponto si è tenuta una riunione interprovinciale
promossa da Altragricoltura per decidere la costituzione di un ³Comitato
unitario per la difesa del territorio dell’arco jonico materano e
tarantino². All’incontro hanno partecipato rappresentanti di comitati e
associazioni di cittadini, agricoltori e di altri settori economici
della provincia di Matera e Taranto; fra gli altri, presenti il Tavolo
Verde Puglia, il Soccorso Contadino e il Coordinamento del Metapontino
di Altragricoltura, insieme a diversi imprenditori agricoli e del
turismo, rappresentanti di associazioni civiche di diverse aree colpite
dall’alluvione.
Tre i punti di accordo per l’azione comune: a) Ottenere con certezza
misure e risorse immediate per assicurare che le attività economiche del
territorio possano sostenere impegni e scadenze e la ripresa delle
attività; b) Verificare i piani di tutela del territorio per prevenire e
scongiurare ulteriori emergenze; c) Verificare e assumere ogni
informazione per individuare responsabilità e cattivi funzionamenti
nella gestione degli strumenti di gestione territoriale e monitorare
l’applicazione delle misure future. Unanimemente i convenuti hanno
condiviso l’obiettivo di assumere una forte iniziativa di base, che
coinvolga i cittadini e le forze sociali del territorio per garantire
che, «almeno questa volta -si legge in una nota- le istituzioni assumano
tutte le misure per garantire quanti hanno subìto danni,
nell’impossibilità di far fronte agli impegni ed alle scadenze. In
realtà questo ennesimo evento, fin troppo annunciato, colpisce un
territorio già piegato dalla crisi delle aziende agricole e turistiche.
Se non vengono adottati immediatamente provvedimenti urgenti -concludono
gli organizzatori- c’è il rischio che quando l’acqua andrà via dai campi
e dai borghi lascerà il posto agli ufficiali giudiziari ed agli esattori
di Equitalia e delle banche». Il Comitato si riunirà mercoledì sera,
alle ore 18 a Metaponto, per predisporre una piattaforma comune.

Antonio Corrado

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE