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LA situazione del maltempo in Calabria continua ad imperversare e se negli scorsi giorni l’allarme aveva riguardato principalmente la zona ionica (LEGGI LA NOTIZIA) adesso l’allarme è generalizzato tanto che anche la Prefettura di Vibo ha diramato ad una ventina di Comuni il messaggio di allerta per condizioni meteorologiche avverse in peggioramento con il conseguente elevato rischio dissesto idrogeologico a seguito della segnalazione inoltrata dalla Regione Calabria, settore Protezione civile. 

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LE ZONE INTERESSATE – L’attenzione, dunque, è massima nella parte del Vibonese che confina con la zona de Lametino e quella che affaccia verso lo Ionio e che interessa anche alcuni centri del Catanzarese nei quali, con le dovute differenze, il pericolo resta alto. Tre i livelli di rischio. Il primo interessa i paesi di Cropani (Cz), Riace (Rc), Pazzano (Vv), Botricello (Cz) e Soriano Calabro (VV) che prevede una bassa probabilità di smottamenti e inondazioni.

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Il secondo livello che attesta una moderata probabilità di rischio, invece, riguarda i centri di Francavilla Angitola e Filadelfia (in provincia di Vibo) e Jacurso, Cortale e San Pietro a Maida (nell’area el Lametino). Numerosi, infine, i comuni interessati dall’allerta 3, quella più elevata, con alto rischio di frane, smottamenti ed inondazioni: Capistrano, Filogaso, Maierato, Monterosso Calabro e San Nicola da Crissa (nel Vibonese) e Gasperina, Soverato, Montauro, Montepaone e Olivadi (nel Catanzarese).

I DANNI – La Calabria è sferzata da una forte ondata di maltempo che sta imperversando dalla notte scorsa su tutta la fascia ionica, ma anche su altre zone della regione. Le condizioni peggiori si registrano proprio sulla fascia ionica, dove sono segnalati allagamenti, mareggiate e forti raffiche di vento. In molti centri, inoltre, si registra anche la presenza di una fitta nebbia.

Le sale operative dei Vigili del fuoco non segnalano particolari conseguenze, ma i disagi maggiori interessano la viabilità di quasi tutta la Calabria. Molti i sottopassi chiusi per allagamenti sia sulla viabilità principale che su quella secondaria. In alcune zone si registrano anche detriti e allagamenti sulle sedi stradali. A rendere difficile la circolazione sono anche gli alberi, molti infatti sono stati sradicati, e i pali della pubblica illuminazione pericolanti a causa del forte vento, con il Comando dei Vigili del fuoco di Catanzaro che segnala diversi episodi in tutta la provincia.

L’amministrazione comunale del capoluogo calabrese in seguito ad una violenta mareggiata ha deciso, in misura precauzionale, la chiusura al traffico, veicolare e pedonale, di alcuni tratti del lungomare di Catanzaro Lido. Considerate le previsioni meteo per il fine settimana, molti gli istituti scolastici chiusi su disposizione dei sindaci.

PIOGGIA E CORSI D’ACQUA – Secondo quanto evidenzia l’Arpacal, la perturbazione ha colpito inizialmente la fascia ionica settentrionale ed in particolare l’Alto Ionio Cosentino dove, nelle ultime 36 ore, a partire dalla mezzanotte di giorno 30 ottobre, si sono registrati valori di precipitazioni superiori ai 200 mm.

Ad esempio nella stazione pluviometrica di Oriolo la precipitazione cumulata ha raggiunto i 230 mm a fronte dei 190 mm registrati nella stazione di Roseto Capo Spulico. La perturbazione ha successivamente interessato anche le zone centrali e meridionali dove le precipitazioni più intense sono state registrate, a partire dalla mezzanotte di oggi e quindi con cumulate a 12 ore, a: Chiaravalle Centrale 210 mm, Mesoraca 150 mm , Serra San Bruno 150 mm , Fabrizia 130 mm.

Tutti i corsi d’acqua dei bacini interessati dall’evento pluviometrico hanno fatto registrare un generale considerevole innalzamento dei livelli idrometrici. Forti venti con raffiche anche di oltre 80 Km/h hanno battuto il versante ionico calabrese con conseguenti intense mareggiate.

«Nelle prime ore della mattina – evidenzia l’Arpacal – si è registrata una criticità sul torrente Budello a Gioia Tauro, successivamente rientrata al diminuire delle precipitazioni. Attualmente non si hanno segnalazioni di gravi criticità sul territorio regionale nonostante le zone colpite siano state interessate da smottamenti e allagamenti diffusi».

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