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CATANZARO – Lo hanno aspettato lì sicuri che lui prima o poi sarebbe arrivato. E così è stato. E.T., 33 anni, catanzarese, figlio di un professionista, primario all’ospedale Pugliese Ciaccio, non ha fatto neppure in tempo a varcare il portone del tribunale “Blasco”. 

 Ad attenderlo all’entrata del palazzo di giustizia, gli ispettori dell’Upg del Nisa – il Nucleo investigativo sanità e ambiente, Francesco Santoro e Paolino Aloisio e i poliziotti della Squadra Mobile della Questura guidati da Rodolfo Ruperti che lo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Gabriella Reijllo al termine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Vincenzo Russo. 
 Maltrattamenti in famiglia, l’accusa per il giovane che secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe malmenato i genitori ai quali più di una volta avrebbe chiesto anche prestiti in denaro. Una storia fatta di violenze, maturata nel contesto familiare e che al momento si è conclusa con l’arresto del trentatreenne. Oggi, assistito dagli avvocati Francesco Gambardella e Giuseppe Di Renzo, comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.
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