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Una seduta straordinaria del consiglio provinciale di Crotone, ieri, per discutere della manovra del Governo che intende abolire alcune province, quelle con meno di 300 mila abitanti, tra cui Vibo e la stessa Crotone. Il presidente dell’Amministrazione Provinciale, Stanislao Zurlo, nel corso della seduta ha tuonato: «La casta dei ‘nominati’ non può eliminare gli eletti. Noi della Provincia di Crotone non faremo sconti a nessuno, a cominciare dal mio partito, il Pdl». Alla riunione ha partecipato anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi, l’altro ente calabrese destinato a scomparire, che oggi riunirà il proprio Consiglio.
«In tutte le sedi – ha aggiunto Zurlo – manifesteremo la nostra contrarietà. Sopprimere le due province calabresi significherebbe tornare indietro di 20 anni, quando Crotone e Vibo Valentia erano territori di vassallaggio di Catanzaro».
Alla riunione del Consiglio provinciale di Crotone hanno partecipato la senatrice Dorina Bianchi ed i deputati Nicodemo Oliverio, Franco Laratta, Mario Tassone; l’ex senatore Antonino Murmura, di Vibo Valentia; l’assessore regionale Franco Pugliano ed i consiglieri regionali Alfonso Dattolo, Francesco Sulla e Emilio De Masi. Nel corso della riunione è stato sottolineato che cancellare la Provincia significa mortificare un territorio depresso.
Anche la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi è intervenuta in merito: «Chiederò al presidente Scopelliti di convocare una riunione di Giunta per l’avvio di una discussione che coinvolga, successivamente, anche i rappresentanti calabresi in Parlamento, per approfondire maggiormente l’intera vicenda, affrontandola con grande spirito di responsabilità e di proposizione». «Sono convinta – ha aggiunto la vicepresidente Stasi, che non ha potuto partecipare alla riunione del Consiglio provinciale perchè fuori sede – che riusciremo, in maniera costruttiva, a trovare la strada giusta, nell’interesse di tutta la Calabria. Ci sono diverse soluzioni che potrebbero essere discusse e portate all’attenzione del Parlamento e quindi del Governo nazionale affinchè si trovi una via che sia la più condivisa possibile».

OGGI TOCCA A VIBO VALENTIA
Anche il secondo Ente calabrese a rischio si riunisce per dire no alla decisione del Governo definita «iniqua perché discrimina quei territori meno popolati dove i compiti e le funzioni delle Province hanno maggiore importanza nelle dinamiche socio-economiche locali, lasciando in vita, invece, le Province più “inutili”, cioè quelle dove sono presenti grandi aree metropolitane, come Milano, Roma, Napoli». Questo è quanto dichiarato dal presidente dell’amministrazione provinciale vibonese, Francesco De Nisi che ieri mattina ha preso parte al consiglio provinciale di Crotone.

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