X
<
>

Condividi:
4 minuti per la lettura

TRICARICO – A 24 ore dall’inizio dello sciopero della fame e della sete, il sindaco di Tricarico, Lina Marchisella, ha ottenuto il primo risultato: smuovere le acque in via Anzio e tornare a discutere sul tavolo regionale il progetto di razionalizzazione dei Punti prelievo, sulla scorta della normativa del 2010, che impone un numero minimo di 200mila prestazioni l’anno.
Tricarico ne totalizza 178mila, dunque deve essere accorpato a Matera, con tutto ciò che ne consegue soprattutto per il personale, in servizio nel nosocomio da oltre 30 anni. Per la popolazione ed il Comune, invece, è un segnale preoccupante di depotenziamento progressivo. Marchisella, sentita dal Quotidiano, è parsa sollevata per il primo risultato della protesta, puntualmente interrotta per rispettare i tempi del dialogo.
«Ringrazio tutti per la solidarietà -ha detto- dai sindaci al vescovo, monsignor Vincenzo Orofino; mi auguro che l’incontro di lunedì serva a fare chiarezza per trovare una soluzione migliore nelle maglie della legislazione. Loro sostengono le ragioni dei numeri, noi quelle della gente, che dovrebbero rappresentare l’interesse supremo in materia di servizi sanitari essenziali».
In pratica, a Tricarico resterà il Punto di raccolta con i prelievi, ma le analisi dei campioni avverrebbero a Matera, con inevitabile allungamento dei tempi e traferimento del personale, lasciando di fatto più povero lo storico ospedale della Collina materana.
Intanto, già nella tarda serata di mercoledì, l’assessore regionale alla Sanità, Flavia Franconi, e il Direttore generale della Asm, Pietro Quinto, hanno comunicato che l’Azienda, con apposito provvedimento, ha dato mandato al direttore dei Laboratori Analisi della Asm, Eustachio Vitullo, di procedere alla riorganizzazione della rete laboratoristica aziendale a decorrere dal primo luglio, data entro cui il personale di Tricarico sarà trasferito a Matera.
«La riorganizzazione -spiegano dall’Asm- è imposta dall’articolo 15 comma 1 della legge regionale n. 5 del 27 gennaio 2015, a mente della quale Asm e Asp “…hanno l’obbligo di razionalizzare la propria rete delle strutture di laboratorio accorpando quelle strutture che, nell’anno 2014, hanno erogato complessivamente meno di 200.000 esami di laboratorio e hanno l’obbligo di riorganizzare la rete dei punti prelievo per garantire sul territorio l’equo accesso alle prestazioni”». L’assessore Franconi ed il Direttore della Asm precisano che «la riorganizzazione non inficerà né il ruolo, né l’efficienza dei presidi distrettuali di Stigliano e Tricarico, entrambi interessati all’accorpamento, poiché la nuova rete dei Punti prelievo consentirà al cittadino di poter continuare a fruire dei servizi nella stessa maniera e con le identiche modalità già in uso».
«E’ bene ricordare –dichiara Franconi- che i direttori generali di Asm e Asp hanno l’obbligo di dare attuazione ad una prescrizione cogente della Regione e che, la mancata attuazione di quanto previsto in sede di accordo tra Governo Regioni e Province autonome, in merito all’accorpamento dei laboratori, che nel 2014 hanno erogato un numero inferiore a 200mila prestazioni, comporterebbe per la Basilicata una riduzione del Fondo sanitario nazionale di 20 milioni di euro, oltre al non conseguimento, sullo stesso fondo, della premialità annua di ulteriori 40 milioni di euro».
«Al dottor Eustachio Vitullo –dichiarano Franconi e Quinto- spetterà il compito trovare le modalità attuative più efficienti ed efficaci, nel prioritario interesse degli utenti, non potendosi procrastinare la applicazione di una norma la cui violazione determinerebbe, da un lato, un evidente danno erariale, dall’altro, l’ancor più preoccupante e significativa riduzione del fondo sanitario nazionale in favore della Basilicata, così da mettere in serissimo rischio la garanzia di continuare ad erogare in sicurezza i livelli essenziali di assistenza».
L’assessore Franconi annuncia, infine, che analogo provvedimento è stato adottato in queste ore dal Direttore generale della Asp Gianni Bochicchio».
Il presidente della Regione, Marcello Pittella, ha intanto convocato un incontro di natura tecnica per lunedì 11 alle ore 16 alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Tricarico, per ricercare ulteriori soluzioni a rafforzamento dei servizi sanitari presenti nell’ospedale distrettuale, connessi alla sua funzione di presidio deputato alla cura delle cronicità e delle attività riabilitative.

a.corrado@luedi.it

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE