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PISTICCI – Si è parzialmente decongestionata l’attività di raccolta straordinaria dei rifiuti, che prosegue incessantemente su Marconia.

Se per i numerosi rsu presenti nei cassonetti restano i rallentamenti a causa della necessità di trasportarli fino a Tricarico, per gli ingombranti la ditta Teknoservice, unitamente a Iula, gestore della differenziata, può recarsi all’Isola ecologica di Feroleto, a pochi chilometri da Marconia, dopo che la strada è stata ripulita e riaperta ed in seguito a precisa indicazione del sindaco. Di Trani, inoltre, ha spiegato che «servono almeno 5 milioni di euro per sistemare la rete di smaltimento delle acque bianche», individuata come concausa degli allagamenti.

Il sindaco i ha invocato nuovi finanziamenti da parte della Regione, dicendosi ottimista sulla possibilità che possa sbloccarsi qualcosa. La catastrofe abbattutasi su Marconia dovrebbe diventare anche oggetto di discussione consiliare.  Intanto, il primo cittadino ha convocato per il prossimo 15 ottobre alle ore 16 a Marconia tutti i gestori delle reti e delle infrastrutture presenti su Marconia al fine di affrontare le problematiche emerse in seguito agli eventi atmosferici di lunedì scorso. Gli organi invitati dovranno anche comunicare le criticità di loro conoscenza. Oltre alle autorità politiche ed a quelle che hanno composto l’Unità di crisi l’invito è stato rivolto ad Anas, Acquedotto Lucano, Enel, Telecom, Ater e Basengas. Nel frattempo l’unità, nella sua composizione d’emergenza all’interno della sede comunale, è stata sciolta. I cittadini possono comunque recarsi presso l’ufficio della Polizia locale, dove potranno compilare un modulo di denuncia dei danni subìti, così da facilitare la successiva catalogazione.

I nuclei di Protezione Civile esterni hanno lasciato Marconia, dove restano i Nov, ovvero la Protezione Civile di volontari del posto. Per i Vigili del fuoco, invece, torna la procedura standard: i cittadini possono rivolgersi al 115. Restano ancora delle emergenze da fronteggiare. Continuano, infatti, le operazioni di svuotamento e pulizia degli scantinati. E vengono fuori alcune criticità che dovranno essere approfondite dagli uffici tecnici competenti, come in alcuni condomini di via Togliatti, nei cui seminterrati gli inquilini, ancora alle prese con le faticose operazioni di pulizia, denunciano la presenza di alcune crepe nei muri. Nella zona a valle, un ampio terreno raggiunto dalla piena ha ceduto in alcuni punti. Il nubifragio ha interessato anche l’ospedale di Tinchi. Da alcune finestre aperte al terzo piano si è infiltrata acqua raccolta poi nel piano inferiore, ma sott’acqua sono finiti anche la piscina terapeutica, mai entrata in funzione, ed i vani limitrofi. Una voragine si è aperta lungo l’aiuola spartitraffico di viale Ontario. Considerata la minaccia che rappresenta anche per parte della carreggiata, la strada è stata chiusa ieri mattina in un tratto lungo la corsia che conduce al centro abitato. Resta da conteggiare il numero degli interventi effettuati, anche se il computo finale sarà inferiore a quello degli scantinati sommersi, per molti dei quali i proprietari hanno provveduto in proprio. Ma era inevitabile, di fronte alla mole di lavoro svolta dagli uomini di Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

Intanto la Giunta regionale di Basilicata, su proposta del Dipartimento Infrastrutture ha deliberato la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza, avviando anche l’iter per l’attivazione dello stato di calamità, a seguito dell’alluvione che si è verificata nel Materano. L’esecutivo ha anche effettuato una ricognizione della situazione sulla quale, sin dai primi momenti dell’emergenza, la Regione è impegnata con soccorsi e interventi di messa in sicurezza e ripristino. Ingenti i danni che si sono verificati, in particolare alle infrastrutture e all’economia agraria. Al momento sono già stati contabilizzati danni per 16 milioni di euro, ma il conteggio si aggrava di ora in ora man mano che proseguono i sopralluoghi dei tecnici e il conto finale si annuncia molto più pesante. I soli interventi diretti Anas messi in campo in queste ore per garantire la percorribilità delle principali arterie stradali sfiorano il milione di euro. Il personale della Regione continueranno a lavorare nelle prossime ore, d’intesa con la Provincia e le amministrazioni comunali chiamate a redigere elenchi dettagliati che indichino le priorità di intervento.

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