X
<
>

Condividi:
4 minuti per la lettura

LE percentuali di criticità peggiori sono in Abruzzo e Marche ma subito dopo arriva anche la Calabria. Bene, invece, la Sardegna. Dai 264 campionamenti di Goletta Verde, il 55% dei quali risultati fuori norma, emergono problemi un po’ per tutte le regioni italiane. Si tratta di un punto inquinato ogni 51 chilometri di costa, con 124 campioni inquinati prelevati presso foci di fiumi, canali e scarichi sospetti, mentre sono 22 quelli relativi a spiagge affollate di turisti.

QUANTE CRITICITA’ IN CALABRIA – La percentuale della Calabria è molto al di sopra della media: i punti critici sono infatti il 79 per cento rispetto ai rilevamenti eseguiti dalla Goletta Verde di Legambiente. «Le criticità sono state riscontrate in gran parte delle regioni italiane – spiega il responsabile scientifico Giorgio Zampetti -. Abruzzo e Marche hanno la maggior percentuale di punti critici, l’88 e l’83%, anche a causa delle forti piogge e dell’elevata presenza di corsi d’acqua, seguite da Calabria (79) e Lazio (75)». In Campania i punti oltre i limiti sono il 68%, in Basilicata il 75% (ma solo su 4 punti), in Emilia Romagna il 63%. 

Tra i più “virtuosi invece la Sardegna, con appena il 10% dei punti campionati sopra i limiti, e a grande distanza la Toscana con il 33% e il Friuli Venezia Giulia con il 37%.

EMERGENZA TIRRENO COSENTINO A FERRAGOSTO – I dati di Legambiente arrivano alla vigilia di ferragosto, proprio nel giorno in cui scatta un’emergenza sul Tirreno cosentino. A Fiumefreddo, la rete fognaria è andata in tilt e i liquami sono finiti direttamente nel mare, che alla vigilia di ferragosto si presentava sporchissimo. La chiazza si è estesa anche alla costa dei comuni adiacenti. E in seguito ad una denuncia presentata dai bagnanti, i carabinieri si sono recati in spiaggia e hanno apposto il divieto di balneazione.

LA ‘COLPA’ DEL MARE E’ DELLA LA MANCATA DEPURAZIONE – Proprio reti fognarie e depurazione sono le principali responsabili di questa situazione: un problema per il 28% delle città e 12 milioni di italiani che ci è già costato due condanne da parte dell’Ue e rischia di vederci costretti a pagare una multa da 500 milioni di euro.

Il procedimento riguarda 880 agglomerati urbani in tutta Italia, il 28% del totale, per l’inadeguato trattamento degli scarichi fognari. Tra le Regioni maggiormente coinvolte Campania, con il 76% degli agglomerati sul totale regionale in procedura, Calabria (53%), Sicilia (52%) e Marche (50%). In termini di carico non trattato, a riversare il maggior apporto inquinante nei fiumi e nei mari italiani sono la Campania (con 2,4 milioni di abitanti serviti da inadeguati sistemi depurativi), il Lazio (1,8 milioni di abitanti senza depuratori), la Lombardia (1,6 milioni) e la Puglia (1,5 milioni).

 

IL LIDO REGGINO NEL TRATTO NON BALNEABILE – Anche sul fronte dell’informazione ai cittadini c’è ancora molto da fare, hanno sottolineato gli esperti di Legambiente, a partire dal “Portale delle acque” del ministero della Salute. «Spesso i campionamenti sono fatti lontano dai punti critici delle spiagge – ha sottolineato Serena Carpentieri, responsabile
di Goletta Verde, che ha mostrato esempi concreti tratti dal sito – in altri casi si dice che il mare è balneabile in tutta la spiaggia tranne nel punto esatto in cui c’è lo scarico, come se l’inquinamento fosse solo in quel punto. Non mancano esempi nel sito di punti non balneabili inseriti però in strisce di costa dove in teoria si può fare il bagno, e anche di dati del ministero che non coincidono con quelli dell’Arpa».

Secondo i dati presentati, il 43% dei punti che risultano fortemente inquinati per Goletta Verde sono invece balneabili per il sito del ministero, mentre il 47% dei punti “critici” per Legambiente non è proprio campionato. Tra gli esempi citati quello di Nicotera, nel Vibonese. Altro caso di cattiva informazione, questa volta in spiaggia, a Reggio Calabria, dove il lido comunale, pur essendo interdetto alla balneazione dal Ministero, gode di diversi servizi come quello di salvataggio e lungo tutta la sua lunghezza non è presente alcun divieto di balneazione

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE