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COSENZA – Ottobre all’Università della Calabria sarà un mese di laureati eccellenti. Nel giro di pochi giorni, e chiudendo un iter avviato dalla Facoltà di Lettere e filosofia nel 2010, saranno conferite le lauree ad honorem a Salomon Resnik, psicanalista di fama internazionale, e al regista Mario Martone. 

Martone sarà proclamato dottore magistrale in Linguaggi dello Spettacolo, del Cinema e dei Media. Il regista di “Noi credevamo” rientra in quella costellazione di autori che, come Rossellini o De Sica, Bertolucci o Bellocchio, ha avuto «la capacità – motivava nel 2010 il professor De Gaetano – di raccontare in forme complesse e articolate, lontane da ingenuo mimetismo o realismo, i destini individuali e sociali di una nazione e il sentire inquieto di un’intera epoca. Martone è riuscito a rappresentare la “crisi” aperta del presente, anche quando ha messo in immagine il passato, come nel caso di “Noi credevamo”, crisi ancora più problematica quando ha riguardato e riguarda il Sud».

All’argentino Resnik sarà conferita invece la laurea magistrale in Scienze filosofiche, come riconoscimento per l’opera di uno studioso che «ha inscritto la sua vita nella psicanalisi – spiegava in Consiglio di Facoltà il professor Pio Colonnello – per scrutarvi l’identità umana e per recuperare l’unità e la totalità dell’esperienza individuale». La proposta di conferimento della laurea è stata uno degli ultimi atti di Mario Alcaro, come direttore del dipartimento di Filosofia, ed è stata stimolata da un gruppo di psichiatri cosentini, con in testa Giorgio Liguori. Proprio all’interno del dipartimento di Filosofia dell’Unical è nato del resto in tempi recenti il Centro studi Filosofia e Psicoanalisi, animato, tra gli altri, dai professori Fabrizio Palombi, Felice Cimatti, Silvia Vizzardelli. 

 

 

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