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La segretaria regionale dell’Italia dei valori, Rosa Mastrosimone, “irrompe” nel dibattito e risponde alle critiche che sono state mosse al suo partito nel congresso del Psi di sabato scorso. «Noi dell’Idv eravamo sinceramente preoccupati che il loro silenzio sul nostro partito, fosse sintomo che almeno qualcuno riuscisse a non scadere nel banale se non addirittura nel risibile, nel sostanziale bailamme di chiacchiere improduttive che vedono protagonista involontario il nostro partito, andando a ricercare pagliuzze negli occhi altrui senza vedere le travi nei propri, in un anticipo di urlata campagna elettorale. In questo modo si tenta di mascherare, nemmeno perfettamente, altre bulimie, oltre a quella attribuita sui giornali al maggiore partito della coalizione, creando un susseguirsi di azioni e reazioni, mai opportune, che, di fatto, ritardano la soluzione dei problemi della Basilicata.
Così purtroppo non è stato e, infatti, anche il segretario Valvano, che da sindaco di Melfi (diventato tale, se non lo ha già rimosso dalla memoria, anche grazie all’apporto decisivo dell’Idv) farebbe bene a non lasciarsi guidare dalla geneticamente modificata reazione allergica che il suo partito ha nei confronti di Di Pietro e per trasposizione anche dell’Idv, per fatti e circostanze noti a tutti, che ormai appartengono alla storia negativa di questa nazione, e a ricercare, invece, le vere ragioni della crisi economica e sociale della nostra regione e dell’Italia intera (come anche il più sprovveduto politicante sa non poter essere stata causata dall’Idv) e che dopo le ultime dichiarazioni di Marchionne, su cui poco o nulla ho sentito da parte sua, potrebbe esplodergli drammaticamente sotto il naso con la crisi della Fiat a San Nicola di Melfi.
Con questo non voglio in nessun modo diminuire le eventuali responsabilità della politica in generale e di alcune scelte che nel passato sono state fatte nelle strategie di questa Regione, ma in tal caso è opportuno sottolineare che di queste scelte i socialisti, molto prima dell’Idv, sono stati parte attiva e organicamente compartecipe, “senza se e senza ma” e che al pari di altri hanno iniziato a sbraitare solo quando sono stati esclusi dalla giunta regionale, nella quale nella scorsa legislatura sono stati presenti con due loro illustri esponenti. Tuttavia dopo l’esclusione dalla giunta seguita alle ultime elezioni regionali, emuli di altri “compagni” del passato che sventolavano famosi libretti rossi, hanno sventolato con passione e veemenza il loro personale “manuale Cencelli”, rivendicando e spesso ottenendo numerose rappresentanze (forse per compensare il vulnus?) in enti sub-istituzionali, reali effettori sul territorio di questa tanto vituperata, nelle parole del segretario regionale, politica del centrosinistra, posti che detengono anche oggi, senza alcuna intenzione dichiarata di mollarli. Inoltre, per accordi fra i segretari dei partiti della coalizione da loro altrettanto vituperati, è stato concesso al Psi di esprimere i sindaci citati nel corso del congresso, in rappresentanza dell’intero centrosinistra e che oggi, pur essendo stati eletti anche con i voti dell’Idv, sono sventolati quale dimostrazione di personale successo.
Ma queste e tante altre cose simili che mi sarebbe facile continuare a citare, non hanno avuto nel congresso del Psi la stessa dignità che ha avuto il citare indirettamente, ma chiaramente, seppur con scarsa originalità, le dichiarazioni del consigliere Benedetto quale esempio paradigmatico della “crisi”, adeguatamente amplificata dai giornali, di un centrosinistra, che non avendo in Basilicata una opposizione esterna (eccezion fatta per le boutade dei “falchetti” del Pdl), per opera soprattutto di alcuni suoi cespuglietti in crisi di visibilità, deve necessariamente creare “il nemico” al suo stesso interno, riempiendo le pagine dei giornali con ripetitive e francamente noiose quotidiane dichiarazioni su vere o presunte fratture nei partiti e fra partiti del centrosinistra di Basilicata. Ripetendomi per l’ultima volta sul fatto che del consigliere Benedetto sono al massimo e non sempre, da condannare le espressioni, scusabili tuttavia in chi non è un politico professionista, ma un imprenditore di successo avvezzo a non perdersi in chiacchiere, ma che nel merito non dice cose diverse da ciò che afferma forse con più forbiti modi da giornalista qual è Scaglione o piuttosto qualche esponente di spicco del Pd o lo stesso Valvano nella sua relazione congressuale e cioè che il centrosinistra di Basilicata, nonostante i grandi sforzi fatti finora e qualche innegabile successo, deve avere, in presenza di una crisi che è globale, uno scatto di reni per anticipare le mosse che preservino la nostra fragile economia dal tracollo.
E allora, senza scomodare Fedro e il suo scritto sulla “volpe e l’uva” il vero problema per il Psi, per i Pu o piuttosto per il detrattore di turno, più che Benedetto, Mastrosimone, Belisario, Autilio, è lo stesso Idv, che per essere un partito in crescita esponenziale, sta dimostrando con i fatti, che la gente apprezza al di là delle vuote parole di residui di una politica anacronistica (e questa volta non mi riferisco solo ai socialisti) il suo modo di stare fra la gente. Con buona pace di Valvano e di altri, questo è quello che conta.
Poi, se Rosa Mastrosimone che sicuramente (e sono i fatti a dimostrarlo in quanto ne è Segretario regionale eletta alla unanimità nel corso di un democratico congresso), ha il “controllo” dell’Idv, controlla o meno completamente i comportamenti e i pensieri (cosa che mai ha voluto) dei consiglieri regionali o di altri, sono problemi che riguardano solo ed esclusivamente il suo partito e di cui non deve dar conto se non ai suoi iscritti, atteso che fino ad oggi gli stessi consiglieri regionali citati, persone serie e rispettabili oltre ogni polemica, hanno avuto nei momenti cruciali della politica lucana, un atteggiamento nei confronti del centrosinistra e della nostra Regione, di assoluta responsabilità, cosa che non sempre è accaduta in altri partiti e in casa socialista, dove il consigliere Vita che, con le motivazioni più disparate e spesso non comprensibili ai più e delle quali potremmo in altra occasione parlare, ha fatto mancare il suo voto in aula su provvedimenti cruciali, creando al centrosinistra un imbarazzo che mai Benedetto riuscirebbe a eguagliare.
Mi sento di dire al caro Segretario Valvano, anche lui presente al tanto vituperato vertice del centrosinistra durante il quale non ha lesinato di avanzare richieste per il suo partito più che suggerimenti per superare la crisi, di portare alla prossima riunione un pacchetto chiaro di proposte per affrontare al meglio il difficile momento che ha evidenziato durante il suo congresso con dovizia di particolari. Se tali proposte saranno credibili, avranno la nostra condivisione. Per quanto riguarda la rappresentanza istituzionale che viene avanzata “ad ogni piè sospinto” dal Psi, lasciamo fare al presidente De Filippo, che ha sicuramente l’imparzialità, quanto mai opportuna per valutare oltre alle proposte ed alle necessità, anche il peso elettorale dei vari partiti che sostengono la sua giunta e che, senza citare per garbo opportuno quello dell’Idv, nel caso del Psi non è quell’8,7 per cento citato negli articoli sul congresso, che sicuramente rappresenta un obiettivo per il futuro e null’altro che un sogno per il presente, che sarà stato ottenuto al massimo in alcuni comuni, ma su base regionale è un “tantinello” più modesto, avendo quel Partito eletto un solo consigliere regionale e non quattro come l’Idv (ci si ricordi del posto sul listino ceduto a favore del Pd) e che poi su base nazionale supera forse di un “virgola qualcosa” l’1 per cento.
Che il centrosinistra lucano abbia delle pecche e che nessuno, ripeto .. nessuno, dei partiti sia esente da accesi dibattiti interni è sotto gli occhi di tutti e merita dei provvedimenti di correzione oggi più che mai necessari per dare alla nostra gente l’immagina di serietà che si aspetta ed indirizzare le energie unicamente alla soluzione dei problemi. L’Idv resta, come ho avuto modo di affermare anche recentemente, solido e affidabile partner di una coalizione i cui veri problemi non devono essere e non sono i consiglieri regionali del partito e i tanti esponenti di altri partiti, non escluso il Pd che talora “legittimamente” esprimono il loro “personale” parere, ma riprendere il cammino partendo da un rilancio degli impegni programmatici, adattati con pragmatismo e serietà alla difficile situazione attuale, per dare ai nostri concittadini, unici cui riconosco il ruolo di censori, nel segreto dell’urna, risposte certe ed efficaci ai loro bisogni».
Finalmente anche il Psi ha parlato di noi

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