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REGGIO CALABRIA – Amedeo Matacena organizzava incontri ad alto livello anche a bordo di uno yacht di 40 metri ormeggiato in Liguria e di proprietà di una società di leasing sulla quale gli investigatori della Dia di Reggio Calabria vogliono adesso fare chiarezza. La circostanza è emersa dalle telefonate, intercettate, tra Matacena ed il consulente con studio a Milano Bruno Mafrici che hanno dato il via al filone dell’inchiesta Breakfast che ha portato all’arresto di otto persone tra le quali l’ex ministro Claudio Scajola. Mafrici è indagato, dal 2012, nell’altro filone di Breakfast che coinvolge anche l’allora tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito con l’accusa di riciclaggio, con l’aggravante di avere favorito la cosca di ‘ndrangheta dei De Stefano. Lo yacht, che si trova in un rimessaggio a Portovenere dove è stato sequestrato su disposizione della Dda reggina, era stato affittato dalla società Ulisse che, secondo l’accusa, fa capo allo stesso Matacena. Oltre che di investimenti, Matacena e Mafrici parlavano spesso dello yacht e in più occasioni si erano dati appuntamento sul natante in compagnia di altre persone all’identità delle quali gli investigatori stanno adesso cercando di risalire.

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