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MATERA – «La presidenza della Fondazione Matera 2019 è compito troppo oneroso per un sindaco che ha già tante cose su cui concentrarsi ed è compito che richiede la massima attenzione». Raffaello De Ruggieri lo dice, come inciso, a conclusione del suo resoconto in Consiglio comunale sullo stato dell’arte dei lavori verso il 2019 che toccano l’incontro del 16 settembre a Bruxelles, la vicenda Verri e le priorità e le difficoltà di questi mesi oltre alle priorità definite per la fine del 2015 compresi i punti critici. «Il clima si è rasserenato per aprire dunque questo nuovo percorso operativo» sintetizza lo stesso De Ruggieri facendo riferimento al «regalo del Comitato 2019 come il più bello che sintetizza questo clima».
Sul confronto di Bruxelles pochi elementi fondamentali a cominciare dal fatto che «il dossier andava rispettato ma al tempo stesso irrobustito, io stesso ho testimoniato e garantito la continuità e la coerenza di un processo e di un progetto.
La commissione ha poi però» continua De Ruggieri, «accettato la possibilità che vi possano essere modifiche nella misura del 10-20% al dossier che andranno ovviamente giustificate». Poi però De Ruggieri aggiunge anche: «ho però chiarito anche alla commissione che la mia presenza non era una forzatura ma il frutto di una scelta democratica dei cittadini materani che come tale andava rispettata come bisogna rispettare il dossier». Infine il sindaco ha ricordato «la volontà concordata di far esprimere le migliori energie e protagonismi culturali locali».
Sull’invito a ricercare sponsor privati che sostengano il progetto di Matera: «è venuto il riferimento a Total e Shell presenti con investimenti sul territorio ma io ho ricordato l’impegno del Consiglio comunale a non ricorrere a quelle sponsorizzazioni»
De Ruggieri ha anche parlato tra le future linee da seguire «non più di un unico direttore artistico ma di un comitato che rappresenti le diverse peculiarità».
Quanto ai progetti futuri ha sostenuto «che l’Università sta predisponendo i bandi per cercare un professionista del marketing e i soci fondatori faranno il bando per un dirigente che si occupi della Fondazione, al più presto si spera di definire queste linee di bilancio e di attivare questo percorso finanziario».
Infine un capitolo a parte del discorso del sindaco lo ha riservato il caso Verri. De Ruggieri ha parlato di tensioni dopo il 29 di settembre quando si è preso atto della possibilità che Verri andasse in Puglia e di un «colloquio chiarificatore che ha rasserenato la situazione il 15 di ottobre con Pittella che ha chiesto al direttore di ripensarci.
Verri si è preso 24 ore e poi ha deciso di rimanere a Matera come direttore. Il motivo di dissapore con Verri? La volontà ferma che avevamo di fare avvisi e selezioni pubbliche per la scelta della governance». Una decisione che Verri evidentemente almeno inizialmente non condivideva ma su cui poi si è comunque adeguato. Due «invece i grandi problemi da risolvere il Museo demoetnoantropologico e la scuola del design, su quelli faremo una riflessione».
All’intervento del primo cittadino durato poco più di 30 minuti ha risposto senza equivoci Salvatore Adduce in maniera molto articolata e spiegando: «su questa questione non voglio fare documenti o dare indicazioni, Matera 2019 è una cosa su cui tutti dobbiamo essere impegnati. E’ un tesoro per questa città. Io credo che lo statuto indichi giustamente il sindaco come il massimo rappresentante della Fondazione, non lo cambierei. Credo però che se si deciderà di modificare lo statuto ed allora bisognerà aprire un ragionamento, cercare di ragionare su questo aspetto in maniera più ampia».
«Così come sono convinto che davvero un grande risultato è stato raggiunto sotto il profilo dell’attenzione che Matera si è guadagnata, un risultato importante. Non da poco. Un patrimonio che dovremo cercare tutti quanti di dover tutelare.»
p.quarto@luedi.it

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