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MATERA – E’ contenuto in 22 slide il materiale che farà parte del dossier per la candidatura di Matera a capitale europea della Cultura  nel 2019. I temi che comporranno i parametri necessari  per essere scelti, sono stati  discussi  ieri ancora una volta, nel corso del consiglio comunale. Assente il direttore del comitato, Paolo Verri, notizia che ha provocato il malumore di non pochi consiglieri comunali. La sintesi è giunta dopo i numerosi interventi nel corso dei quali è stata sottolineata l’intempestività dell’assenza e  la necessità da parte dei componenti dell’assemblea di approfondire i temi del dossier. Aspetto, questo, che il sindaco ha di fatto rispedito al mittente ricordando ai consiglieri comunali che nel corso degli ultimi tre anni, gli argomenti sono stati al centro di numerosi incontri pubblici disertati dagli esponenti dell’assemblea.

La parola chiave del dossier si concentrerà sul termine: “insieme” inteso come collaborazione di tutte “Le sfide  nate dalla crisi contemporanea che senza la collaborazione di tutti non potranno trovare risposte”. Per Matera, secondo quanto indicato nel materiale, è il momento di decidere se attraversare il guado che tocca a molti Paesi europei, ovvero prendere di petto la crisi o, al contrario tergiversare  con un “Lento ma inevitabile declino”.  L’appuntamento con la  città, il prossimo 7 settembre, nell’ambito della rassegna “Materaèfiera” (vetrina politico istituzionale e di promozione delle piccole e medie imprese, ndr.) ha il sapore, per alcuni consiglieri in dissidio, del “cotto e mangiato”. Troppa fretta, pericolosa per poter decidere. E così, il consigliere Angelo Tosto propone, nelle vesti di mediatore tra i mediatori, di «Trovare un luogo e una data per sviluppare una sintesi; affinchè questo consiglio la smetta di lamentarsi».  E’ intorno allo stesso tavolo che, ora, i consiglieri comunali potrebbero essere richiamati alle loro responsabilità, a dimostrazione dell’impegno  per una sfida  importante.  Lo dimostra uno dei passaggi del dossier che sottolinea la responsabilità di affrontare «Temi dolenti per evitare distopie come la città disneificata, il familismo amorale, la perdita dei migliori talenti in fuga  verso luoghi attraenti ma senza radici, la lentezza come opportunità  di qualità della vita ma anche come remora del cambiamento».  Adduce verificherà l’agenda degli impegni e sulla scorta della linea-Tosto, fisserà un nuovo incontro, propedeutico all’annuncio del 7 settembre, in consiglio comunale. Seduta conclusa e tutti a casa. Forse a studiare le slide.

a.ciervo@luedi.it 

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