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MATERA – Together, insieme. E’ questa la parola d’ordine per promuovere efficacemente l’immagine di Matera, in vista della candidatura a Capitale europea 2019.

Lo ha ribadito sabato sera, il direttore del Comitato “Matera 2019”, Paolo Verri, presentando con i Consiglio di amministrazione al completo, il dossier che contiene le linee guida di questo articolato e ricco progetto culturale. Il pubblico è stata la città, rappresentata dagli ospiti della penultima serata di “Materaefiera”, l’evento fieristico per eccellenza.

Verri ha parlato dal palco, con la sua proverbiale e semplice comunicativa, spiegando che questo ambizioso progetto deve essere sostenuto da tutti i comuni della Basilicata, senza distinzioni o campanilismi di sorta, perchè Matera e i suoi Sassi, hanno le carte in regola per rilanciare l’immagine dell’intero sud Italia.

Il dossier sarà consegnato il prossimo 20 settembre nelle mani di chi ne valuterà consistenza, appropriatezza alle finalità dichiarate, ma anche realizzabilità. Ecco perchè il lavoro fatto, rappresenta già un grande sforzo di persone competenti.

L’obiettivo è quello di dar vita a un programma culturale fatto di cinque punti fondamentali, i quali di per sè potrebbero sembrare astratti, ma che a ben vedere sono tutti piantati nella realtà in cui si deve operare.

Si tratta, insomma, di cinque tappe che, insieme, formano un percorso definito da Verri «circolare e ricorsivo», ovvero non fatto di singoli eventi fine a sè stessi, ma di una concatenazione tra ciò che accade, quando e dove accade, come viene trasmesso sull’ideale palcoscenico dell’Europa, dove già oggi c’è chi guarda la città dei Sassi con autentico interesse.

Per questa ragione, come ha spiegato Verri, il Comitato intende individuare le migliori intelligenze d’Europa, per metterle insieme al lavoro, «affinchè -ha detto il direttore del Comitato Matera 2019- si possa offrire a tutti di più, così che la città e i Sassi diventino il luogo migliore da cui ripartire per un rilancio dell’intero Sud».

Futuro remoto,  radici e percorsi, riflessione e connessione, continuità e rottura, utopie e distopie. Questi i cinque capisaldi contenuti nel dossier ed illustrati sabato.

Tra le tante proposte, merita attenzione la somma prevista di 40 milioni di euro per investimenti di riqualificazione dell’area ex Barilla (compresi altri interventi sul quartiere Piccianello), con partecipazione mista pubblico-privato. Poi c’è la metropolitana leggera, la tangenziale, il museo demoetnoantropologico. Ma l’intento principale, che si legge tra le righe del dossier ed è stato ribadito più volte sabato sera, è quello di rendere la cultura il motore centrale della città, incentivando la partecipazione di tuttele intelligenze presenti in regione.

Una grande operazione promozionale, insomma, che faccia leva sui punti di forza di Matera e della Basilicata, ad iniziare dalla storia e dalla capacità di produrre cultura attraverso la fruizione dei suoi luoghi. Insomma, far capire all’Europa, che Matera e Basilicata sono sinonimo di tesori e territori inesplorati da apprezzare. Ecco perchè, nel dossier sono contenuti anche tanti progetti concreti di potenziamento infrastrutturale e valorizzazione dei luoghi.

Idee molto ambiziose, che si potranno realizzare solo con una politica lungimirante, anche a livello regionale.

Il sindaco, Salvatore Adduce, ha descritto Matera come una città normale e straordinaria al tempo stesso, ecco perchè merita di competere per la candidatura a capitale europea 2019 e con l’aiuto di tutti i 131 comuni della Basilicata, si potrà certamente raggiungere l’ambizioso obiettivo.

a.corrado@luedi.it

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