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PRESTO il progetto di Matera 90 che rientra nel cosiddetto Piano Casa 1 arriverà in Consiglio comunale. Bagarre assicurata anche perchè le prime avvisaglie si sono avute qualche giorno fa in commissione con uno stop forzato ed un rinvio di qualche giorno alla prossima seduta. A spiegarlo l’assessore Ina Macaione che dice: «non si tratta di una cosa di poco conto, una decisione toccherà al Consiglio comunale ma bisogna dare risposte celeri e fare una riflessione. Io relatore? No, non sono stata messa al corrente del provvedimento e dell’istruttoria fatta fino all’arrivo in commissione ed è per questo che mi sono riservato un approfondimento e ho chiesto un rinvio. La mia posizione? Si tratta di una posizione personale, la decisione sul provvedimento tocca al Consiglio, di certo non è cosa di poco conto». Intanto oggi un incontro tra lo stesso assessore, il sindaco e il dirigente chiarirà meglio la situazione, di certo un nuovo problema comunicativa rischia di emergere all’orizzonte.

Ma la questione di Matera 90 è ben più ampia e complessa. «Io ho votato contro il Piano Casa 1 e non è stata a suo tempo una scelta facile ed indolore» ricorda Angelo Cotugno che con quel voto perse, di fatto, il ruolo di capogruppo del Pd e provocò uno strappo forse mai sanato con il sindaco ed il resto della maggioranza. «Per me quello è stato il punto di rottura e ribadisco la mia posizione su modalità di lavoro e di programmazione, da allora in questo senso nulla è cambiato.

Non si è mai ragionato in modo diverso tranne che enunciare recupero nel dossier di candidatura.

Io constato» aggiunge Cotugno, «dall’ultima commissione che la politica urbanistica non la fa l’assessore visto che non sa cosa fa il dirigente. Trovo grave che queste questioni si portino avanti in questo modo».

Poi Cotugno sollecita un incontro del gruppo del Pd «credo che si dovrà discutere e valutare la delibera, è la normalità, mi sembra che non si tratti affatto di una cosa da niente. Parliamo di un intervento da 90 milioni di euro che copre una superficie di oltre 50 ettari e che prevede centinaia di alloggi. E’ un intervento importante e per questo anche sulla convenzione saranno necessarie le massime garanzie, ne ho parlato in commissione. Mi sembra vada modulata proprio per rassicurare e tutelare al massimo le necessità che ci sono come pubblico, evitando di ritrovarci a concedere permessi senza le dovute garanzie. Mi auguro di non essere frainteso, serve avere la massima attenzione. La convenzione è aspetto fondamentale».

Dubbi anche da Michele Paterino che ricorda «io sono coerente con la posizione già assunta in Consiglio nel 2011, si tratta di una scelta non coerente con impegni assunti nel programma politico. L’errore di allora fu non valutare gli ambiti nei quali si andava ad intervenire e questo definì il mio voto di astensione che oggi non potrà mai diventareun voto favorevole.

Io non discuto la qualità del progetto ma non sono convinto che la città ha bisogno di questa trasformazione.

Ma davvero con una città che perde suolo e fa questo tipo di scelte urbanistiche pensiamo di avvicinarci ad una città capitale della cultura?».

Infine il consigliere comunale sottolinea come «per rilanciare l’economia non c’è bisogno di questo tipo di provvedimento, basta applicare ed approvare semplicemente il regolamento urbanistico».

Il ricorso ad una variante urbanistica in deroga agli strumenti esistenti, l’estensione su oltre 50 ettari del progetto (anche se molti meno per gli alloggi), l’aggiunta di una parte importante ed ulteriore in zona San Francesco all’attuale città anche con un’estensione dei servizi che bisognerà garantire restano gli altri dubbi su cui la discussione continua.

Nella bozza di delibera in discussione si sottolinea come il progetto che comunque presenta ottimi standard qualitativi abbia superato i diversi passaggi a livello regionale e ottenga un parere favorevole anche a livello comunale. Dopo un iter lungo diversi anni Matera 90 arriva all’ultimo step, cioè il via libera del Consiglio comunale. Il dibattito si annuncia acceso, animato sin dalle prossime ore. I casi politici e non solo quando c’è l’urbanistica di mezzo sono sempre dietro l’angolo.

p.quarto@luedi.it

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