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LA parola “must” del ferragosto 2013 a Matera , è stata mappa. Quella città è andata a ruba; ta le strade del centro storico e i Sassi è così che i turisti si sono mossi, intenzionati a non perdere nulla.  Il Ferragosto si è svolto come  da tradizione  e unito il kitch del simbolo dell’estate italica all’atmosfera del tutto particolare che Matera offre. Segno positivo al museo di Palazzo Lanfranchi, che custodisce straordinarie collezioni e il celebre pannello “Lucania 61” di Carlo Levi. Gli ingressi, nel solo giorno di ferragosto, sono stati 159 contro i  67 del 2012.  Non è dato sapere, invece, quanti siano stati i visitatori che hanno visitato le sale del Museo Ridola nè quelli che si sono recati nelle chiese rupestri gestite dalla cooperativa “Oltre l’arte” a causa di ragioni tecnico-pratiche.   Comincia a farsi strada, intanto, l’uso della linea-Sassi della Miccolis. Il servizio, nel giorno di Ferragosto, è stato usato da 100 persone; dati che se letti in un contesto complessivo risulterebbero del tutto inadeguati  ma che, se confrontati con la media di 10 passeggeri al giorno, diventa una cifra su cui riflettere. L’amministrazione comunale, infatti, nei prossimi giorni contatterà gli operatori turistici per individuare meccanismi di promozione e incentivazione dell’uso di questa linea di accesso ai Sassi.  L’assessore comunale alla Cultura, Alberto Giordano, rimasto in città, ha potuto verificare lo stato dell’arte nel giorno più “Caldo” dell’anno: «La città era  affollata, ha vissuto una  confusione positiva. Al nostro punto di informazione di via Ridola ci sono state molte richieste di informazioni su eventi e monumenti da visitare. Mi spiace solo che non fossimo pronti con la sede di piazza Matteotti che avrebbe dato un segno in più, ma spero che la struttura possa essere aperta al più presto». Parlando con operatori, albergatori e ristoratori, l’assessore Giordano ha avuto conferma dell’aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti così come dei tempi di permanenza. «Naturalmente – aggiunge – non è mancato l’assalto dei vacanzieri in arrivo dalle località costiere o dalla vicina Puglia. Nel frattempo abbiamo registrato la presenza dei cosiddetti promotori che dovrebbe essere regolamentata e organizzata. Voglio fare riunione con tutti loro nei prossimi giorni – annuncia  – perchè ci sia un modo di fare urbano».  Fondamentale, come ogni città che si rispetti, è potersi orientare e da questo punto di vista, Matera ha ancora da fare.  «La segnaletica deve essere migliorata – ammette Giordano – sia quella di accesso alla città , e per questo cui si deve lavorare  con gli enti preposti, a partire dall’aeroporto di Bari per garantire   una presenza più chiara e riconoscibile della città. A questo impegno, va aggiunto anche quello per la cartellonistica turistica  sui cui stiamo lavorando per evitare la selva di cartelli abusivi che c’è oggi». Giordano non è pessimista e conclude: «Siamo comunque sulla buona strada». 
Antonella Ciervo
a.ciervo@luedi.it
 

La parola “must” del ferragosto 2013 a Matera , è stata mappa. Quella città è andata a ruba; ta le strade del centro storico e i Sassi è così che i turisti si sono mossi, intenzionati a non perdere nulla.  Il Ferragosto si è svolto come  da tradizione  e unito il kitch del simbolo dell’estate italica all’atmosfera del tutto particolare che Matera offre. 

Segno positivo al museo di Palazzo Lanfranchi, che custodisce straordinarie collezioni e il celebre pannello “Lucania 61” di Carlo Levi. Gli ingressi, nel solo giorno di ferragosto, sono stati 159 contro i  67 del 2012.  

Non è dato sapere, invece, quanti siano stati i visitatori che hanno visitato le sale del Museo Ridola nè quelli che si sono recati nelle chiese rupestri gestite dalla cooperativa “Oltre l’arte” a causa di ragioni tecnico-pratiche.   Comincia a farsi strada, intanto, l’uso della linea-Sassi della Miccolis. Il servizio, nel giorno di Ferragosto, è stato usato da 100 persone; dati che se letti in un contesto complessivo risulterebbero del tutto inadeguati  ma che, se confrontati con la media di 10 passeggeri al giorno, diventa una cifra su cui riflettere.

 L’amministrazione comunale, infatti, nei prossimi giorni contatterà gli operatori turistici per individuare meccanismi di promozione e incentivazione dell’uso di questa linea di accesso ai Sassi.  

L’assessore comunale alla Cultura, Alberto Giordano, rimasto in città, ha potuto verificare lo stato dell’arte nel giorno più “Caldo” dell’anno: «La città era  affollata, ha vissuto una  confusione positiva. Al nostro punto di informazione di via Ridola ci sono state molte richieste di informazioni su eventi e monumenti da visitare. Mi spiace solo che non fossimo pronti con la sede di piazza Matteotti che avrebbe dato un segno in più, ma spero che la struttura possa essere aperta al più presto». Parlando con operatori, albergatori e ristoratori, l’assessore Giordano ha avuto conferma dell’aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti così come dei tempi di permanenza. «Naturalmente – aggiunge – non è mancato l’assalto dei vacanzieri in arrivo dalle località costiere o dalla vicina Puglia. 

Nel frattempo abbiamo registrato la presenza dei cosiddetti promotori che dovrebbe essere regolamentata e organizzata. Voglio fare riunione con tutti loro nei prossimi giorni – annuncia  – perchè ci sia un modo di fare urbano».  Fondamentale, come ogni città che si rispetti, è potersi orientare e da questo punto di vista, Matera ha ancora da fare.  «La segnaletica deve essere migliorata – ammette Giordano – sia quella di accesso alla città , e per questo cui si deve lavorare  con gli enti preposti, a partire dall’aeroporto di Bari per garantire   una presenza più chiara e riconoscibile della città. 

A questo impegno, va aggiunto anche quello per la cartellonistica turistica  sui cui stiamo lavorando per evitare la selva di cartelli abusivi che c’è oggi». Giordano non è pessimista e conclude: «Siamo comunque sulla buona strada». 

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