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Sono già alcune centinaia le persone che si sono recate alla camera ardente allestita nella Mediateca provinciale di Matera per ospitare la bara di Antonella Favale, l’unica vittima del crollo della palazzina di vico Piave. 

 

Sempre nella Mediateca provinciale, domani mattina, alle ore 10.30, saranno celebrati i funerali: per l’occasione il sindaco, Salvatore Adduce, ha proclamato una giornata di lutto cittadino.


Il dolore per quanto accaduto a Matera è stato raccontato anche dagli sportivi. Allo stadio XXI Settembre, durante la partita di calcio serie D Matera-Bisceglie sono apparsi alcuni striscioni di vicinanza alla comunità materana e alla famiglia della vittima del crollo.  Un minuto di silenzio ha accompagnato anche la partita tra la Bawer Matera e Enegan Firenze, della prima giornata di ritorno del campionato di basket LegaSilver. 


La tragedia d vico Piave ha colpito tutta la comunità matrana. L’Azienda sanitaria di Matera ha istituito un servizio di consulenza psicologica per i feriti e famigliari che hanno subito il dramma del crollo della palazzina di vico Piave. 

«Abbiamo attivato immediatamente – ha spiegato il direttore sanitario aziendale, Andrea Sacco – ogni atto organizzativo idoneo per allertare tutto il personale disponibile, nonché le strutture sanitarie periferiche». 

L’arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, che ieri si è recato sul luogo del crollo, nel «garantire la sua vicinanza spirituale», ha messo anche a disposizione la struttura religiosa Sacro Cuore di Matera «per dare accoglienza immediata agli eventuali senza tetto». La Caritas diocesana inoltre ha dato la disponibilità per assicurare il vitto.

MATERA, 12 GEN – Cinquanta famiglie abitanti nella zona del crollo della palazzina a Matera hanno trascorso la notte in casa di amici e famigliari: l’ordinanza di sgombero emessa dal Comune riguarda infatti gli edifici dal numero civico 8 al 26 di vico Piave, dove stamani c’è ancora un forte odore di gas.
L’amministrazione comunale aveva messo a disposizione delle famiglie sgomberate alcuni alloggi, ma tranne per un caso, tutti hanno preferito dormire da amici o famigliari. Poco fa sul luogo del diastro è arrivato anche il sindaco, Salvatore Adduce (Pd), accompagnato dal suo vice, Sergio Cappella che, ha anche parlato con diversi cittadini.
Nella zona di vico Piave, in pieno centro storico, a poche decine di metri dell’ingresso dei rioni Sassi, stamani ci sono ancora molte persone che assistono alle operazioni di rimozione dei detriti: in un angolo della strada sono stati sistemati molti libri e adesso si notano chiaramente anche arredi e pensili delle abitazioni distrutte dal crollo. I Vigili del Fuoco stanno accompagnando, in sicurezza, le famiglie che possono recuperare oggetti dalle loro abitazioni.
Secondo quanto si è appresto, la giornata dei tecnici comunali e dei Vigili del fuoco sarà dedicata al completamento dei lavori di puntellamento del fabbricato e della definitiva messa in sicurezza dell’area con la rimozione delle macerie in modo da consentire, in via prioritaria, all’Italgas di intervenire sugli impianti che continuano a liberare gas che ristagna nell’area. (ANSA).

Sono cinquanta le famiglie residenti nella zona del crollo della palazzina a Matera che hanno trascorso la notte in casa di amici e famigliari: l’ordinanza di sgombero emessa dal Comune riguarda infatti gli edifici dal numero civico 8 al 26 di vico Piave, dove c’è ancora un forte odore di gas.

L’amministrazione comunale aveva messo a disposizione delle famiglie sgomberate alcuni alloggi, ma tranne per un caso, tutti hanno preferito dormire da amici o famigliari.

Stanno andando avanti le operazioni di rimozione dei detriti: in un angolo della strada sono stati sistemati molti libri e adesso si notano chiaramente anche arredi e pensili delle abitazioni distrutte dal crollo. 

I Vigili del Fuoco stanno accompagnando, in sicurezza, le famiglie che possono recuperare oggetti dalle loro abitazioni.

La giornata dei tecnici comunali e dei Vigili del fuoco sarà dedicata al completamento dei lavori di puntellamento del fabbricato e della definitiva messa in sicurezza dell’area con la rimozione delle macerie in modo da consentire, in via prioritaria, all’Italgas di intervenire sugli impianti che continuano a liberare gas che ristagna nell’area. 

Nel frattempo, restano gravi, ma stazionarie, la condizioni di Nicola Oreste, l’uomo di 57 anni, estratto vivo ieri sera a 12 ore dal crollo della palazzina di vico Piave, a Matera. Permangono gravi, ma stazionarie le condizioni dell’uomo estratto vivo dalle macerie a distanza di oltre 12 ore dal crollo. Attualmente «viene sottoposto ad un trattamento dialitico speciale per prevenire l’insorgere di problemi di insufficienza renale legati alla sindrome da schiacciamento, essendo rimasto sotto le macerie per molte ore». È ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Matera. 

Sara Elia, invece,la ragazza estratta viva nella mattinata di ieri è ancora in osservazione ma le sue condizioni non destano preoccupazione. 

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