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di Lorenzo Tortorelli
MATERA – Penna e taccuino a portata di mano per scrivere una nuova pagina di storia della Pattinomania. Il team lucano, fresco della vittoria di sabato contro il Trissino, è pronto ad affrontare con la stessa determinazione il club vicentino nella gara di ritorno che si giocherà in Veneto sabato prossimo. Per i biancazzurri potrebbe essere la partita decisiva, quella che regalerebbe la serie A1 di hockey su pista proprio nel trentesimo anno dalla nascita di questa pratica sportiva nella città dei Sassi.
Correva l’anno 1981, precisamente il 18 gennaio, quando Enzo Viti decise di far nascere la Rotellistica Matera insieme all’indimenticato Michele Ferrara, che ne divenne presidente. La giovane formazione materana iniziò dal campionato di serie D. Nel 1988 ci fu il cambio di presidenza; il nuovo massimo dirigente divenne Giuseppe Barbano. Nel 1997 nacque, poi, la Pattinomania Matera come società satellite della Rotellistica con il fine di occuparsi esclusivamente del settore giovanile. Sette anni più tardi, nel 2004, la società di Barbano fu sciolta; l’hockey a Matera salutò la serie A2 ma non chiuse i battenti perché ripartì dalla cadetteria con la Pattionomania che, un anno dopo, riconquistò in serie A2. Tanti sono i titoli vinti da entrambe le società in trent’anni di “carriera”: coppa Italia categoria primavera nel lontano 1984, campionato italiano esordienti nell’89, medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù nel ’90, campionato italiano di categoria nel ’92, coppa Italia categoria primavera nel ’94, coppa Italia ragazzi nel ’96, ’97 e ’98, coppa Italia juniores nel ’97.
Dal 1997 in poi, però, nell’album dei ricordi della società materana non è stato scritto più niente di fortemente rilevante.. l’occasione giusta si presenta dopodomani con la gara di Trissino che potrebbe regalare l’A1 mai conquistata fin’ora.
Vincere il campionato di serie A2 diverrebbe un premio per tutti coloro che, in questi trenta lunghi anni, sono stati capaci di far crescere l’hockey a Matera, di portarlo a livelli importanti e di puntare sugli atleti locali. La Pattinomania, infatti, è l’unica formazione in A1 e A2 che annovera nella rosa esclusivamente ragazzi del posto, un motivo di vanto per i dirigenti che, quest’anno, hanno creduto nelle capacità e nella forza del gruppo che ora è a un passo da una storica promozione.
A Trissino non sarà assolutamente facile, la Barbano band incontrerà la formazione vicentina (nel suo palmares ci sono uno scudetto e una Coppa Italia e tanti campionati di serie A1, ndr) che ha chiuso al primo posto la regular season e che sarà sicuramente ‘arrabbiata’ dopo il ko di Matera. Per il quintetto materano, però, la gara di sabato è troppo importante da sbagliare. C’è in ballo la promozione in serie A1 che i tifosi, tanti, aspettano con ansia. Proprio per questa ragione in molti hanno deciso di seguire i propri beniamini anche a Trissino. Per la cittadina veneta partiranno due pullman pieni di supporter biancazzurri che cercheranno di trascinare i materani, con cori e coreografie, verso la vittoria.
Chi, invece, non avrà modo di seguire dal vivo l’evento, potrà farlo in piazza Vittorio Veneto a Matera dove la società farà installare un maxischermo che trasmetterà in diretta la gara (dalle 20 in poi).
“Prima e durante le gare resto sempre molto cauto, così è stato anche sabato contro il Trissino – ha spiegato il dirigente, Enzo Viti. Al termine del match, però, a vittoria acquisita, come dirigente sono stato felicissimo per aver battuto una formazione molto forte. Sono soddisfatto per i successi e per il pubblico che, di gara in gara, è stato sempre presente alla tensostruttura e molto caloroso, forse come non mai”.
La squadra sta bene, si sta allenando con tranquillità ed è cosciente di dover giocare la gara senza commettere alcun errore perché il Trissino sarà sempre pronto ad approfittarne.
“Fondamentale – ha dichiarato il tecnico Barbano – sarà avere un buon approccio al matc. Noi partiamo leggermente avvantaggiati perché abbiamo vinto gara 1, mentre il Trissino dovrà vincere per forza per non perdere il treno che porta in A1”.

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