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È stato individuato il corpo di Antonella Favale, la donna di 31 anni, ultima dispersa nel crollo della palazzina di vico Piave a Matera. Dopo ore di ricerche senza sosta, sono terminate le speranze di poter riabbracciare la giovane, assistente di ragazzi disabili. 

L’attività di ricerca va avanti dalle prime ore del mattino. Con il calare del buio sono entrati in attività i fari.  

Il Comune, nel frattempo, si è attivato per l’accoglienza di quanti sono stati costretti ad abbandonare la propria abitazione (il sindaco di Matera Salvatore Adduce ha emesso un’ordinanza di sgombero valida fino al civico 26 per motivi di sicurezza).

Il Centro operativo comunale della protezione civile sta provvedendo, tra le altre cose, anche al sostegno psicologico alle persone coinvolte in modo diretto o indiretto nel crollo dello stabile. 

Il sindaco ha convocato una riunione con i dirigenti comunali per avere un primo quadro tecnico della situazione anche a seguito di alcune dichiarazioni raccolte tra i cittadini dalla stampa. E da questa verifica, fanno sapere dal Municipio di Matera, risulta che il Comune non ha autorizzato alcun lavoro nell’immobile crollato. 

«L’inchiesta della Procura della Repubblica di Matera a cui il Comune offrirà ogni utile collaborazione – afferma Adduce – ci darà modo di risalire alle cause di questa tragedia».

Il presidente della Regione Marcello Pittella ha incontrato il sindaco e i responsabili della Protezione civile locale, assicurando la piena disponibilità della Regione per far fronte all’emergenza.  

Sul posto sono in azione anche unità cinofile. I Vigili del Fuoco stanno scavando a mani nude per la delicatezza della situazione e si stanno preparando ad andare avanti anche per la notte: «Stanno facendo un lavoro encomiabile», ha detto il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. 

Pittella, arrivato in vico Piave, ha detto: «È un disastro, ma qualunque parola ora sarebbe di troppo e rischierebbe di creare incomprensioni e inutili equivoci. Facciamo ogni sforzo per tirare fuori le persone e poi penseremo al futuro, che vuol dire anche sicurezza e responsabilità. Ci interrogheremo poi, ora sosteniamo i soccorsi.» 

Si va avanti da nove ore, ormai, in vico Piave. Con grande determinazione. 
Vigili del Fuoco e volontari hanno formato una catena umana per rimuovere con pazienza le tonnellate di detriti che ricoprono l’area del crollo, lavorando a mani nude per non accentuare il rischio di ulteriori crolli. 
Il comandante dei vigili del fuoco, Eugenio Barisano, ha detto che si sta procedendo nello scavo anche in relazione alla necessità di rimuovere le diverse situazioni di pericolo che ancora vi sono. Si è anche proceduto ad aprire alcuni varchi da ambienti attigui alla palazzina crollata per individuare le aree dove dovrebbero trovarsi le due persone ancora disperse. 
Cresce, nel frattempo, l’apprensione dei familiari dei dispersi. «Ho sentito un boato, e in un secondo è crollato tutto, e io sono scappato in pigiama per le scale», racconta il giovane Edoardo, figlio di nicola oreste, l’ingegnere disperso nel crollo della palazzina di Matera. L’uomo racconta gli attimi di terrore vissuti. «Mio padre, che dormiva in un’altra stanza, è rimasto intrappolato. E ora aspettiamo».

Buone, fortunatamente, le condizioni di Sara, la donna di 36 anni estratta viva dalle macerie alcune ore fa. Nonostante il forte trauma subito, i sanitari sembrano ottimisti dopo i primi esami fatti, una volta giunta all’ospedale. Naturalmente la donna resta sotto strettissima osservazione e viene costantemente sottoposta alle cure necessarie.La donna è di Bisceglie, provincia di Barletta-Andria-Trani, e vive a Matera per motivi di lavoro. 

Sul posto ci sono anche polizia e carabinieri. Stanno operando incessatemente naturalmente anche uomini del 118 Basilicata Soccorso. 

La zona è stata messa in sicurezza: in via precauzionale, sono stati sgomberati due edifici attigui alla palazzina crollata.

Il crollo delle due palazzine di vico Piave è avvenuto stamattina intorno alle 7.30 di questa mattina. Alcuni residenti della zona hanno denunciato di aver più volte lanciato l’allarme. Alcune crepe sulle pareti – raccontano – sarebbero state segnalate. 

Nella palazzina in vico Piave 22 erano in corso lavori per la realizzazione al piano terra di una pizzeria. Al momento si ipotizza un cedimento struttuale in quanto nella zona non sono state udite delle esplosioni.

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e l’assessore all’Ambiente e Infrastrutture, Aldo Berlinguer, sono in continuo contatto con i funzionari della Protezione civile che da questa mattina sono al lavoro.

 

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